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Vivere Fano
“A patto che non siano ebree”. C’è scritto questo sul drappo bianco affisso sopra un altro drappo, quest’ultimo fermo lì da settimane come un monito contro la violenza sulle donne. “Se toccano una rispondiamo tutte”, c’è scritto nero su rosso. Una frase ricorrente dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin e le manifestazioni che ne sono conseguite. Sul bianco, però, la solidarietà con riserva di non si sa chi, che attraverso quel secondo telo altera e non di poco il significato del messaggio originale.
Ignoti sulle cui tracce è però ora il commissariato di Fano, dopo il ritrovamento – venerdì mattina – di quello straccio bianco aggiunto con due mollette a quello rosso, che invece vorrebbe esprimere un concetto squisitamente universale.
Dura la condanna da parte dell’Udc fanese. “Ci auguriamo – ha scritto il segretario Stefano Pollegioni – che essendo in piazza ci sia qualche telecamera che abbia immortalato gli autori del manifesto bianco che inneggia all’odio razziale nei confronti degli ebrei, e che istiga alla violenza. La nostra vicinanza e solidarietà nei confronti di tutte le donne è senza distinzione. Ci auguriamo che gli autori di così tanto odio, manifestato pubblicamente, siano presto individuati e puniti. Fano non è e non deve essere questo”.