Fonte:
Corriere della Sera edizione di Milano
Lealtà Azione, la Lega
e il raduno nazi rock
L’estrema destra cresce
Allarme per il 19 novembre. A Pavia bufera sul prefetto
Il nome scelto per il raduno è evocativo. «Europe awake», Europa svegliati. C’è già la data, sabato 19 novembre, anche se come sempre il luogo dove si terrà il concerto sarà annunciato solo a ridosso dell’evento. Il motivo è semplice: gli organizzatori temono un divieto da parte della Questura e della Prefettura. Anche se, come successe lo scorso 28 novembre quando la location fu in un capannone di Rogoredo, dalle autorità non sono mai arrivati divieti né diffide. Allora erano in settecento, hammerskin provenienti da mezza Europa. E per il prossimo raduno ne sono attesi ancora di più.
L’internazionale nera
Ad organizzare ci saranno sempre gli Hammerskin milanesi (la sede è a Bollate) in collaborazione con Blood and Honour, organizzazione internazionale di estrema destra fuorilegge in molti Paesi d’Europa: Germania, Spagna e Belgio. Sui manifesti dell’evento compaiono anche la Totenkopf, Il teschio che adornava le divise delle Ss, e il Triskel, la svastica a tre gambe simbolo di una divisione delle Waffen Ss. Una sorta di internazionale nera che attirerà a Milano «camerati» dal Nord Italia (soprattutto dal Veneto), ma anche da Germania, Olanda, Inghilterra e Francia. Sul palco una selezione di band nazi-rock di primo piano: dagli Squadron (Gran Bretagna), ai tedeschi Blitzkrieg e Frontfeuer, fino agli svedesi Tors Vrede, passando per gli italianissimi Malnatt, Nativi, Katastrof e Nessun Pentimento.
La parata di sabato
«Sarà l’ennesima parata nazifascista», secondo l’Osservatorio democratico che ha lanciato un appello al sindaco Giuseppe Sala per «chiudere la città ai nazisti». Ma soprattutto un’altra prova di muscoli per i movimenti di estrema destra lombardi che solo sabato scorso, attraverso la manifestazione organizzata dall’associazione Recordari in memoria di Emanuele Zilli, hanno sfilato per le vie del centro di Pavia. Un evento che ha sollevato le proteste dell’Anpi che ora chiede la rimozione del prefetto Ermina Cesari dopo che la polizia, sabato sera, per ben due volte ha caricato il presidio organizzato dalle associazioni antifasciste davanti al Ponte Coperto al quale ha aderito anche il sindaco di Pavia Massimo Depaoli. Durante gli scontri è rimasto ferito in maniera più seria un ricercatore universitario 53enne, ma in totale sono almeno tre i contusi per le manganellate. Nel mirino, ora, la gestione dell’ordine pubblico di quella sera che definire non proprio impeccabile è un eufemismo. Il corteo dei «camerati», durante il ritorno, è stato fatto passare davanti alla sede del circolo Arci Peppino Impastato e ci sono stati momenti di tensione. Lo stesso è avvenuto in prossimità di via Siro Comi, proprio dietro Strada Nuova, dove si trova lo storico locale della sinistra alternativa pavese Sottovento. Durante il rientro nella piazza di Palazzo Mezzabarba, il corteo nero è stato incanalato lungo le strade del centro di Pavia, pericolosamente vicino al locale. Qualche urlo, ma nessuno scontro. Tuttavia quello che è accaduto sabato a Pavia rischia di trascinare molte (e durature) polemiche.
Le convergenze
Che l’estrema destra sia in ascesa tra i giovani, lo dimostra la recente apertura di una sede di CasaPound proprio a Pavia e una lunga serie di eventi organizzati nel Milanese e sempre perfettamente riusciti. Dal concerto dello scorso 28 novembre a Rogoredo, fino alla festa del 20 aprile 2013 a Malnate (Varese) per il «compleanno di Adolf Hitler», passando per i concerti nazi del 2014 a Trezzano sul Naviglio, il meeting internazionale di Forza Nuova a Cantù (Como) e il festival nazionale di Casa-Pound a Castano Primo del settembre 2014. E insieme a questi eventi crescono anche i gruppi dell’estrema destra milanese. Da Forza Nuova a CasaPound, passando per Lealtà Azione e il suo nucleo «duro e puro» Hammerskin (i militanti hanno tatuaggi che rimandano al Reich nazista). La novità più importante su questo fronte è la saldatura emersa tra Lealtà Azione e la Lega Nord in occasione delle proteste (alle quali ha aderito anche CasaPound) per il trasferimento dei profughi alla caserma Montello. A fare da collante la figura del consigliere di zona 8 Stefano Pavesi, candidato dal Carroccio ma da sempre «un patriota» di Lealtà Azione, come lui stesso si definisce. Ad unire i due movimenti la convergenza sui temi di immigrazione, lavoro, sostegno alle famiglie e sicurezza. E il motto: prima gli italiani.