1 Novembre 2024

Europa, allerta terrorismo per l’attività di reclutamento del regime iraniano

Fonte:

Il Tempo

Autore:

Francesca Musacchio

Le intelligence hanno già lanciato diversi allarmi 

Il rischio attentati, dopo il 7 ottobre 2023, non è calato. E se in occasione dell’anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele le misure di sicurezza sono state implementate, a distanza di un mese da quella data i livelli di allarme pare non siano diminuiti. Le intelligence europee avrebbero individuato alert diffusi che riguarderebbero, tra gli altri, Paesi come Francia, Spagna, Germania e anche Italia.

Proprio in Germania, la polizia è sulla tracce di un uomo che mercoledì pomeriggio è stato fermato con una borsa contenente esplosivo. Il soggetto, controllato, pare casualmente, nella stazione della S-Bahn di Neukölln, viaggiava verso Berlino. Ma, dopo il fermo, sarebbe riuscito a scappare lasciando dietro di sé la borsa all’intemo della quale sarebbe stato ritrovato il Tatp, (triacetone triperossido), una miscela altamente esplosiva utilizzata frequentemente negli attacchi terroristici islamici. Ma non solo. Secondo le informazioni diffuse sui media, il ricercato era in possesso di un documento di identità (perso durante la fuga) appartenente a un polacco di 30 anni. Dagli accertamenti effettuati dalla polizia, quel documento sarebbe stato segnalato come rubato dal 21 gennaio 2022. Tuttavia, le indagini proseguono e secondo la polizia tedesca non sarebbe possibile, al momento, parlare di un attacco terroristico sventato.

Ma le intelligence europee sono focalizzate anche su un altro aspetto del rischio terrorismo: le attività dell’Iran in Europa che includerebbero il reclutamento di criminali locali per compiere attacchi, non solo contro i dissidenti, ma anche contro la comunità ebraica e obiettivi Ue, considerata contigua alle politiche israeliane. Un recente rapporto dell’International Center for Counter Terrorism conferma che il governo iraniano usa sempre più «trafficanti di droga e altri criminali in Iran come intermediari per reclutare criminali per effettuare attacchi all’estero».

Anche Francia, Germania e Inghilterra hanno evidenziato il problema. Nel Regno Unito il direttore generale dell’MI5, Ken McCallum, ha rivelato che dal gennaio 2022 le autorità hanno sventato circa venti attentati indotti dall’Iran contro cittadini e residenti del Regno Unito. Mentre ad aprile un criminale francese, dopo l’arresto, avrebbe ammesso di aver ricevuto mille euro per scattare fotografie della casa di un bersaglio a Monaco. Ma i casi scoperti di proxy iraniani attivi riguarderebbero molti altri Paesi, come Svezia e Belgio. Infatti la rete iraniana, che dai trafficanti di droga locali arriva a ingaggiare criminali europei, sarebbe molto estesa e non risparmierebbe l’Italia.