2 Febbraio 2017

Esposto-denuncia contro locale milanese che ha ospitato un raduno della destra radicale

Fonte:

Il Giorno edizione di Milano

Concerto neofascista in via Toffetti: esposto contro i proprietari del locale

Ed è polemica sul ricordo delle foibe al Municipio 4

ESTREMA DESTRA, non si placano le polemiche. Ieri mattina l’avvocato Anna Miculan, a nome di diverse associazioni antifasciste, ha presentato in Tribunale un esposto-denuncia per favoreggiamento dell’apologia di fascismo e incitamento all’odio razziale nei confronti dei proprietari del Galimba’s Space, il locale di via Toffetti che il 19 novembre scorso ha ospitato il raduno «Europa Awake», organizzato da Hammerskin e Blood and Honour. «Il tempo trascorso dalla data dell’evento — si legge in una nota dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre, promotore dell’iniziativa insieme, tra gli altri, a Comitato lombardo antifascista e Anpi — è stato impiegato per allestire ben venti fascicoli in cui sono stati raccolti i materiali propagandistici utilizzati dagli organizzatori, i precedenti giudiziari in Italia di Hammerskin, le misure adottate contro Blood and Honour in più Paesi europei (il movimento é stato messo al bando in Spagna e Germania, ndr) e l’elenco delle band musicali che si sono esibite».

NELLE STESSE ORE, SinistraXMilano ha sollevato il caso della serata organizzata dalla maggioranza di centrodestra del Municipio 4 per ricordare la tragedia delle foibe: «La Palazzina Liberty, storico teatro dove Dario Fo e Franca Rame fondarono nel 1974 il Collettivo Teatrale La Comune, ospiterà per la prima volta nella sua storia personaggi dichiaratamente vicini all’ultradestra neofascista di Lealtà e Azione e a tesi revisioniste», fa sapere il partito in un comunicato. SinistraXMilano non contesta «il legittimo ricordo delle vicende istriane e dalmate», quanto la presenza di alcuni ospiti. A cominciare da Federico Goglio, in arte Skoll, esponente del cosiddetto «rock identitario» italiano e già finito sotto processo (e assolto) con l’accusa di aver fatto il saluto romano alla manifestazione del 29 aprile 2015 in onore di Carlo Borsani, Enrico Pedenovi e Sergio Ramelli. Nel mirino pure Tito Lucillo Sidari, «sindaco del Libero Comune di Pola in esilio, vicino a Casa Pound e a Lealtà e Azione e noto per le sue teorie revisioniste». La richiesta al Comune: «No alla concessione della sala». Replica il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato: «Ricordo che la legge del 2004 dice che “La Repubblica riconosce 1110 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe». N.P.