Fonte:
Corriere della Sera edizione di Roma
Autore:
Rinaldo Frignani
Testa di maiale a Firenze
Il gruppo neonazi
ha legami fuori regione
Scritte antisemite, due denunciati
Sono legati a Militia e Stormfront
Si sono conosciuti in tribunale, all’udienza contro i responsabili del sito neonazista Stormfront che in due tranche ha portato in carcere cinque persone. Uno di Guidonia Montecelio, l’altro milanese, indagato nella seconda parte di quell’inchiesta, nel novembre scorso, con una decina di giovani di tutta Italia. Domenica notte la polizia li ha sorpresi mentre insieme, sulla circonvallazione Clodia, proprio vicino alla cittadella giudiziaria, lasciavano scritte antisemite e contro l’Olocausto. Pietro Ascani, 48 anni, e Marco Boghi (34) sono stati denunciati per violazione della legge Mancino sull’odio razziale e poi rilasciati. Oltre che a Prati altre scritte sono state trovate — e fatte cancellare da Comune nel corso della giornata — in viale Castrense, via Nola, sulle Mura Aureliane, via Gallia, via Saturnia, via Volpato, via Orti di Cesare, piazza Caprera e corso Trieste. E ora le indagini della polizia sono concentrate sull’identificazione di chi, venerdì scorso, ha fatto consegnare dalla società di spedizioni Tnt tre teste di maiale alla comunità ebraica alla vigilia della Giornata della Memoria. La procura, con il capo del pool antiterrorismo Giancarlo Capaldo, indaga per istigazione all’odio razziale. Il cerchio si starebbe stringendo a un gruppo di estrema destra, con collegamenti anche fuori regione —proprio ieri è arrivata la notizia di un’altra testa di maiale, in questo caso bollita, fatta recapitare negli uffici della comunità ebraica di Firenze —, che agirebbe soprattutto a Roma e nell’hinterland. Un particolare che potrebbe essere collegato al fatto che i pacchi sono stati depositati in un centro di smistamento alla Borghesiana e lì sono stati poi ritirati dalla Tnt all’insaputa dei corrieri. Non ci sarebbero invece legami fra la vicenda dei pacchi con le teste e i due denunciati di domenica notte, fermati dalla Digos e dal commissariato Prati mentre scrivevano «Sharon porco infame», «Pacifici boia», «Olocausto raus» e la stella di David accompagnata ancora dalla parola «raus». Secondo la polizia Ascani è legato al movimento di estrema destra Militia, Boghi invece al sito Stormfront. Nell’auto con la quale erano arrivati a Prati la polizia ha trovato, oltre a un maiale-giocattolo di gomma, anche bombolette di vernice spray nera e una maglietta con la scritta Olodogma.com: un sito negazionista con temi e fotografie a sfondo antisemita. Sulla pagina web c’era scritto ieri «la Shoah è una truffa» e «benvenuti nel girone degli assassini della Memoria». Ma anche «27 gennaio?…I testimoni fanno confusione tra ciò che hanno visto e ciò di cui hanno sentito parlare». Rimandi a scritti e documenti negazionisti compaiono anche sul profilo social di Boghi.