Fonte:
Il Resto del Carlino edizione di Bologna
«Stop ai rapporti con Israele» Petizione dei prof Alma Mater
UNA PETIZIONE per chiedere la sospensione di ogni collaborazione con le università israeliane, in particolare con la Technion di Haifa, specializzata nello sviluppo di tecnologie militari, è stata firmata da ventitré docenti e ricercatori dell’Alma Mater, raggiungendo un totale di 337 adesioni in tutta Italia. Una vera e propria presa di posizione, che rappresenta la prima iniziativa italiana di boicottaggio accademico, per dare sostegno all’appello dei docenti palestinesi che fanno parte del movimento BDS (Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni), contro «la colonizzazione, l’apartheid e l’occupazione israeliana del territorio palestinese», si legge sul sito del movimento. Tutto questo mentre, esattamente una settimana fa, il rettore Francesco Ubertini, accompagnato dal professor Ahmad Addous, delegato dell’Alma Mater per i Paesi Arabi, e dal professor Nicolò Marchetti, docente di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente antico, è volato a Riyadh, in Arabia Saudita, per incontrare Fawsan al-Fawsan, rettore dell’Università Islamica Al-Imam Muhammad Ibn Saud, con cui è stato siglato un accordo di cinque anni per il finanziamento di ricerche e iniziative nell’ambito degli studi arabo-islamici.
LE DISCIPLINE coinvolte nell’accordo sono molteplici, si va da Arte e letteratura, ai rapporti storici euro-islamici, alla lingua araba e la sua diffusione, fino all’archeologia, alla musica, al diritto e alla filologia. L’accordo prevede anche la realizzazione di una rete di dialogo e condivisione tra docenti, studiosi, ricercatori e studenti dei due paesi, promuovendo lo scambio di professori e studenti, così da fornire un sostegno concreto ai programmi di collaborazione scientifica. Accordi con il mondo islamico che non rappresentano una novità per l’Alma Mater, che già nel 2014 siglò proprio a Ryadh una partnership con la King Saud University durante la Fiera internazionale dell’Educazione superiore. Una importante apertura al mondo islamico mentre, invece, ventitré docenti chiedono la sospensione di ogni collaborazione con Israele. f.p.