13 Gennaio 2015

Dichiarazioni del presidente dell’Ucoii e imam di Firenze Izzedin Elzir sugli attentati di Parigi

Fonte:

ANSA

Charlie Hebdo: Ucoii, islamici oggi come ebrei 70 anni fa

«Quello che hanno passato gli ebrei 70 anni fa, ora lo sta passando la comunità islamica. Questo è il pericolo; e questo è ciò che i terroristi vogliono, creare una barriera tra musulmani e non musulmani. I musulmani sono sospettati di essere la quinta colonna della società, come erano sospettati di esserlo gli ebrei settant’anni fa; fortunatamente, a pensare questo dei musulmani, oggi, è solo una piccola minoranza». Lo ha detto il presidente dell’Ucoii e imam di Firenze Izzedin Elzir, partecipando oggi ad una iniziativa di Unicoop Firenze dedicata alla strage di Charlie Hebdo ed intitolata ‘Siamo tutti Charlie’. «Sono state bruciate più di 50 moschee in Francia negli ultimi mesi; più di 100 in Germania, ma di questo non si parla – ha aggiunto -. Nella nostra realtà italiana un assessore di un comune scrive su Facebook ‘spero che siano sterminati tutti i musulmani’, e meno male che il suo sindaco l’ha fatto smettere, chiedendone le dimissioni. Un altro nel Veneto, manda una lettera ai presidi chiedendo di far portare ai genitori musulmani un certificato di condanna degli attentati. Cioé c’è chi chiede ai figli di musulmani, bambini di 8, 9, 12 anni, cosa pensano di quello che è successo; non è terrorismo questo? Certamente questo non uccide la persona fisicamente, ma lo uccide spiritualmente. Ci vuole coraggio per andare avanti insieme – ha proseguito Elzir – non possiamo lottare da soli come comunità islamica di lottare da soli contro questo terrorismo; dobbiamo farlo uniti, tutti. Perché il terrorismo colpisce dove c’è dialogo e convivenza. E contro le barriere che vuole alzare, bisogna costruire ponti».