Fonte:
www.mosaico-cem.it
Autore:
Redazione
Scintille di odio hanno illuminato il parlamento polacco ieri, quando il deputato di estrema destra Grzegorz Braun, finora sconosciuto ai più al di fuori dal suo Paese, ha compiuto un atto scioccante di antisemitismo. Armato di un estintore, Braun ha spento le fiamme delle candele di Hanukkah durante un evento nel parlamento, provocando indignazione e sconcerto.
Il folle e scellerato gesto si è svolto prima che il neo premier Donald Tusk, leader della coalizione filoeuropea, ottenesse un voto di fiducia in parlamento, definendo una visione pro-UE per la Polonia che segna un cambiamento radicale dopo otto anni di governo nazionalista e controversie con Bruxelles.
Il video, trasmesso in diretta televisiva dalle reti che stavano seguendo l’evento, e che ora sta facendo il giro del web insieme ai numerosi girati dai presenti, mostra chiaramente un alterato Braun attraversare con passo baldanzoso l’atrio del parlamento mentre tiene un estintore in mano e si scaglia furibondo sulle candele. Nel sottofondo si sentono i violinisti che suonano antiche melodie ebraiche. Un atto improvviso che costringe le guardie a evacuare l’area. Il tutto sotto gli occhi allibiti dei giornalisti e degli ospiti che hanno assistito alla scena.
Membri della comunità ebraica, inclusi bambini, erano presenti su invito di Szymon Holownia, neo presidente del Sejm (la Camera bassa del parlamento nell’ordinamento costituzionale polacco), per le celebrazioni di Hanukkah.
Dopo l’atto vandalico, Braun, 56 anni, esponente della coalizione di estrema destra Konfederacja Korony Polskiej (KKP, Confederazione della corona polacca), nonché leader del micropartito per il ritorno della monarchia in Polonia e noto per le sue posizioni filorusse e complottiste, è salito sul podio lanciando invettive antisemite in aula e definendo Hanukkah un rito «satanico», affermando di ripristinare la «normalità» e che «non può esserci posto per atti di culto talmudico razzista, tribale e selvaggio nel Sejm nel territorio della repubblica di Polonia».
La cittadina Magdalena Gudzinska-Adamczyk ha sfidato lo scalmanato mentre spegneva le candele, finendo coperta di polvere estinta e descrivendo l’esperienza come angosciante.
Il cardinale Grzegorz Rys della chiesa cattolica polacca ha chiesto scusa alla comunità ebraica, condannando apertamente le azioni di Braun. In risposta, il rabbino capo Michael Schudrich – come riporta Reuters – ha espresso imbarazzo, sottolineando che le azioni di Braun non rappresentano certo la Polonia: «Qualcuno ha spento le candele di Hanukkah e pochi minuti dopo le abbiamo riaccese – ha affermato –. Per migliaia di anni i nostri nemici hanno cercato di estinguerci, dai tempi dei Maccabei fino ad Hamas. Ma i nostri nemici dovrebbero imparare, non possono estinguerci».
Il presidente Holownia è intervenuto con provvedimenti immediati, escludendo Braun dalla seduta del parlamento e annunciando sanzioni finanziarie: il politico perderà la metà dello stipendio per tre mesi e tutte le spese parlamentari per sei mesi: «Esprimo il mio rammarico per il gesto di intolleranza che non dovrebbe mai avvenire e che condanno profondamente». Non ci sarà tolleranza per razzismo, xenofobia, antisemitismo finché sarò al comando», ha dichiarato ai giornalisti.
«Si è appena verificato un evento incredibile. La cerimonia religiosa è stata interrotta. Questo non è accettabile. Il deputato Braun attacca questa cerimonia in terra polacca, dove ha avuto luogo l’Olocausto», ha ribadito a sua volta il deputato Witold Zembaczyński.
Braun, dopo aver farfugliato cercando di dare delle spiegazioni al suo gesto, ha lasciato l’aula stringendo la mano ad altri deputati di estrema destra.
Infine va ricordato che il deputato non è nuovo a gesti plateali di antisemitismo: lo scorso giugno ha preso d’assalto il podio mentre lo storico polacco-canadese Jan Grabowski stava per tenere una conferenza a Varsavia relativa alla sua battaglia contro gli sforzi dei leader polacchi di sopprimere verità scomode sulla storia dell’antisemitismo prima e durante l’Olocausto: la sua ricerca nella Polonia occupata dal 1939 al 1945 ha dimostrato che parte del popolo polacco sotto occupazione tedesca fu arruolato nella persecuzione degli ebrei. (Nel 2014 Grabowski ha ricevuto un’onorificenza da Yad Vashem per il saggio Hunt for the Jews). Ma prima che Grabowski iniziasse il suo intervento, Braun è intervenuto spaccando il microfono, facendo cadere gli altoparlanti e strappando i cavi, secondo Notes from Poland, un giornale locale indipendente.
Il partito di Braun – inizialmente destinato a mantenere l’equilibrio di potere aveva ottenuto solo 18 seggi dopo le elezioni del 15 ottobre, rispetto agli 11 del 2019 – ha dichiarato in un post su X di condannare il comportamento di Braun.