Fonte:
Moked.it
“L’odio lo si combatte conoscendolo”
Per combattere efficacemente l’odio è fondamentale, prima di tutto, riconoscerlo e definirlo. Un aiuto arriva da un volume di recente pubblicazione, La mente ostile. Forme dell’odio contemporaneo (ed. Cortina), scritto dalla coordinatrice nazionale nella lotta contro l’antisemitismo Milena Santerini.
“Odio è una parola un po’ di moda. Dobbiamo stare attenti alle morbosità, sforzandoci di capire quali meccanismi lo favoriscono” ha ricordato l’autrice nel corso di una presentazione online organizzata dalla Fondazione Corriere della sera a cui sono intervenuti, moderati dal giornalista Paolo Conti e introdotti dal presidente della Fondazione Piergaetano Marchetti, l’ex direttore del quotidiano Ferruccio De Bortoli, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il direttore dell’Unar Triantafillos Loukarelis, l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi.
Un’attenzione particolare, nel libro, è dedicato al mondo del web. A quella rete che spesso, senza interventi di contrasto efficaci, finisce per rappresentare “l’habitat ideale per l’espansione del virus”. In questo quadro l’antisemitismo rappresenta una sua variante ben specifica e definita. Comprenderne la particolarità, ha sottolineato Santerini, è il miglior viatico per affrontarla.