Fonte:
Moked.it
Il seminario di aggiornamento “Come rispondere all’odio online”
Oltre 400 operatori delle forze dell’ordine, della pubblica amministrazione e altri professionisti hanno partecipato al convegno “Odio online. Caratteristiche e strumenti di risposta” organizzato all’Università Cattolica di Milano dal Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), con l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) e con la Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo.
A caratterizzare l’iniziativa la condivisione di contenuti ed esperienze sulla diffusione del discorso d’odio online e le caratteristiche e problematiche correlate. Tra gli argomenti approfonditi nel corso dell’evento, promosso da Milena Santerini, la fenomenologia degli hater che agiscono sulla rete attraverso uno spaccato dei diversi fenomeni, il loro inquadramento giuridico e le risposte dell’ordinamento. Centrale tra gli altri il tema dell’antisemitismo, affrontato sulla base della Strategia nazionale di contrasto predisposta da Palazzo Chigi. L’incontro, che ha visto vari interventi, si è inserito nel contesto di un più ampio aggiornamento permanente.
A portare un contributo, moderati da Miriam Pasqui, il direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali Mattia Peradotto; Elisabetta Mancini, primo dirigente della Polizia di Stato e capo ufficio di staff del vicedirettore generale; Ivano Gabrielli, primo dirigente della Polizia di Stato, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni; il prefetto Vittorio Rizzi, vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza e presidente di Oscad; Agostino Scala, tenente colonnello dell’Arma dei Carabinieri; Stefano Delfini, dirigente superiore della Polizia di Stato; Federico Faloppa, coordinatore della rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio; Stefano Pasta, autore di Razzismi 2.0 Analisi socio-educativa dell’odio online; Roberto Bortone, coordinatore del progetto Reason; Paola Barretta, portavoce dell’associazione Carta di Roma; Gabriele Guazzo, ricercatore della Fondazione Cittalia.