Fonte:
La Repubblica edizione di Milano
Autore:
Paolo Berizzi
Il senatore ciellino al raduno milanese dell’estrema destra
Mario Mauro è nell’elenco dei relatori dell’incontro previsto domenica in un albergo ancora top secret
Fervente ciellino. Senatore ed ex ministro della Difesa. Membro del Comitato dei “Saggi” nominati da Giorgio Napolitano. Parlamentare europeo per 14 anni e — notate bene — rappresentante personale della Presidenza dell’Osce ( l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) contro razzismo, xenofobia e discriminazione… Tutto questo è Mario Mauro, 55 anni di cui gli ultimi 17 spesi in politica «per portare avanti — si legge nel suo curriculum — la battaglia in difesa dei diritti umani e della dignità della persona». Domanda: può uno cosi partecipare a un’iniziativa organizzata da un coordinamento che raggruppa partiti neonazisti, razzisti e antisemiti? La risposta è sì e sta nell’elenco dei relatori del convegno “Siria, la guerra al terrore”, in programma domenica prossima ( a 72 ore dalla Giorno della Memoria ) in un hotel il cui nome e indirizzo per motivi di sicurezza saranno comunicati ai partecipanti ( quota/contributo: 5 euro ) soltanto domani sera. Promotore dell’incontro è il partito pan-europeo Alliance for peace and freedom (Apf ). Sigla sotto la quale sono confluiti — tra le gli altri — gli estremisti di Forza Nuova, i neonazisti greci di Alba Dorata e quelli tedeschi dell’Npd. Solo per citarne alcuni. Sono formazioni dichiaratamente xenofobe e razziste, ispirate all’esperienza del fascismo e del nazismo. Come raccontato nei giorni scorsi da Repubblica, per trovare un luogo che accettasse di ospitare l’evento gli organizzatori hanno dovuto faticare non poco: dopo il rifiuto del centro congressi del Palazzo delle Stelline e dopo un tentativo — andato a vuoto — del consigliere regionale Maria Teresa Baldini di ottenere una sala in Regione Lombardia, con la mediazione della questura è stato infine individuato un albergo cittadino. Al convegno di domenica prenderanno la parola, assieme a Mario Mauro, il segretario di Forza Nuova Roberto Fiore ( anche presidente italiano di Apf) , l’ex parlamentare negazionista europeo Nick Griffin ( già condannato per istigazione dell’odio razziale), il presidente del Syrian club Polonia Nabil Al Malazi, il già citato consigliere regionale Maria Teresa Baldini ( balzata alle cronache due anni fa per la proposta shock rivolta al Comune di «chiudere i rom nelle caserme e sottoporli a esami per vedere chi ha la Tbc») , e il giornalista Gian Micalessin. Al di là del tema del dibattito, ciò che sorprende, in un contesto cosi fortemente connotato dal pedigree politico dei promotori, è la presenza di Mauro. Eletto senatore nel 2013 con Scelta Civica, già presidente della delegazione del Pdl nel Ppe, il politico cresciuto in Cl assieme a Formigoni e Lupi dichiara, nel suo curriculum, di essersi sempre ispirato a «quegli ideali umani di pace e libertà che avevano animato gli Adenauer, i De Gasperi e gli Schuman». Pace e libertà. A braccetto con i neonazisti.