Fonte:
Il Giorno edizione di Milano
Autore:
Massimiliano Mingoia
Di Vaia elogia il Duce. Il Pd: «Dimissioni» Il figlio calciatore fu squalificato per razzismo
Municipio 5 il presidente Bramati: ho in contrato l’assessore, ha chiesto scusa
IL MESSAGGIO, postato su Facebook venerdì scorso e tolto qualche ora dopo, recitava testualmente: «Nel 1930 il Duce fece costruire quasi 4.000 case e ne fece riparare più di 5.000 (terremoto del Vulture), in soli 3 mesi. Un vero Patriota! Viva il Duce!». Nel dibattito post-terremoto in Centro Italia, l’assessore alla Cultura del Municipio 5 Rosa Di Vaia (Forza Italia) ha scritto un messaggio che inneggiava al capo del fascismo. Un post che ha scatenato le immediate reazioni del centrosinistra milanese. Il primo a chiedere le dimissioni della Di Vaia è stato il deputato del Pd Emanuele Fiano: «Mi domando quante ore dovremo aspettare ancora prima che il presidente di quel Municipio restituisca la sig.ra Rosa Di Vaia alla sua precedente occupazione». Poche ore dopo sono stati due assessori comunali, Pierfrancesco Majorino e Filippo Del Corno, a chiedere la revoca dell’incarico.
CHE INTENDE fare il numero uno del «Parlamentino 5»? Alessandro Bramati getta acqua sul fuoco della polemica: «Oggi (ieri, ndr) ho incontrato l’assessore, che mi ha spiegato in quale contesto era stato inserito quel commento e si è detta rammaricata per quanto accaduto». Le scuse ufficiali arrivano in una nota stampa in serata: «Non era assolutamente mia intenzione — scrive Di Vaia — inneggiare al Duce. Ribadisco le mie scuse per il clamore involontariamente provocato». Natale Carapellese (Pd), però, annuncia che «tutto il centrosinistra presenterà la richiesta di immediate dimissioni della Di Vaia dal Municipio 5». Intanto si scopre un particolare sulla famiglia della Di Vaia, emigrata da Napoli a Milano al seguito del figlio Cosimo La Ferrara, campioncino del settore giovanile del Milan. La Ferrara durante una partita contro l’Inter all’inizio del 2014, dopo il quinto gol (da lui segnato) rifilato ai cugini nerazzurri, insultò il calciatore interista (di colore) Justice Opoku apostrofandolo con questa frase: «Questo è per te, negro di m…». La Ferrara si è preso uno schiaffo da Opoku, è stato subito sostituito dall’allenatore rossonero Christian Brocchi e sei mesi dopo, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, è stato squalificato per 5 giornate. Vizi di famiglia?