Fonte:
Moked.it
Berlino, la Merkel in sinagoga: “La democrazia fermi l’odio”
“Le nostre istituzioni democratiche sono abbastanza forti per prevenire il riaffacciarsi dell’antisemitismo?”. È l’interrogativo lanciato dalla cancelliera Angela Merkel nel corso della cerimonia in ricordo dell’ottantesimo anniversario della Notte dei cristalli, organizzata nella sinagoga centrale di Berlino. “Lo Stato non può mostrare alcuna tolleranza quando qualcuno viene attaccato per la sua fede o per il colore della sua pelle. Lavoriamo insieme in modo quanto accaduto 80 anni fa non si ripeta mai più”, ha detto Merkel, definendo i progrom nazisti della Notte dei cristalli come un momento chiave nel “fallimento della civiltà” culminato con la Shoah e con l’assassinio di 6 milioni di ebrei. “Il terrore nazista non è nato in una notte”, ha ricordato la cancelliera sottolineando come la macchina nazista sfruttò l’antisemitismo, già presente nella Germania di allora, per consolidare il suo potere mentre la maggioranza della società tedesca accettava questa retorica, la tollerava o comunque rimaneva indifferente. Guardando all’attualità, in una sinagoga gremita, Merkel ha celebrato il fatto che la Comunità ebraica tedesca sia rinata e rimarcato la necessità di un impegno comune, in tutta Europa, contro l’antisemitismo. La cancelliera ha poi ammonito di evitare chi usa la retorica populista e cerca di dare risposte semplici a problemi complessi: “Semplici risposte che troppo spesso arrivano dalla brutalizzazione del linguaggio, per le strade così come sulla rete. Questo è l’inizio di qualcosa a cui doppiamo opporci strenuamente”. Non solo la Germania ha ricordato l’anniversario della Notte dei Cristalli: in tutto il mondo sono stati infatti organizzati momenti di riflessione e di Memoria. In Italia, dando seguito all’appello della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e del presidente dell’Assemblea rabbinica italiana rav Alfonso Arbib, diverse sinagoghe sono rimaste accese nella notte dell’8 novembre. Un segno per celebrare “la vita e la vitalità del popolo ebraico”. “Un inno alla vita e alla speranza, di fiducia nelle future generazioni, trasmettendo loro il messaggio che una luce eterna sarà accesa a garantire la continuità del popolo ebraico”.