7 Novembre 2024

Amsterdam, violenza contro i tifosi aggrediti dopo la partita Maccabi Tel Aviv

Cos’è successo ad Amsterdam con l’aggressione ai tifosi israeliani dopo la partita Ajax-Maccabi Tel Aviv

Dieci feriti e tre dispersi negli attacchi dopo il match di Europa League. Israele invia aerei militari per l’evacuazione dei connazionali mentre la polizia olandese arresta 57 persone

È stata una notte di paura e violenza ad Amsterdam per centinaia di tifosi israeliani della squadra di calcio del Maccabi Tel Aviv, aggrediti mentre lasciavano lo stadio Johan Cruijff Arena dopo la partita di Europa League contro l’Ajax. Quello che doveva essere una normale partita di calcio si è trasformato in un incubo, con gruppi di aggressori che hanno attaccato i sostenitori israeliani al grido di slogan antisemiti.

Le violenze

Il bilancio delle violenze è di dieci feriti e tre dispersi, tra cui il 33enne israeliano-bulgaro Guy Avidor, di cui non si hanno notizie da oltre 10 ore. Avidor era arrivato da Londra per assistere alla partita e l’ultimo contatto con la famiglia risale a un post sui social media pubblicato prima dell’incontro, come riporta il Jerusalem Post.

La situazione è degenerata rapidamente dopo la partita, persa 5-0 dal Maccabi Tel Aviv. Secondo quanto riportato dal New York Times, centinaia di tifosi israeliani sono stati “presi in trappola” in quello che l’ambasciata israeliana negli Stati Uniti ha definito un vero e proprio agguato. I video diffusi sui social media, mostrano scene drammatiche: persone inseguite per le strade, aggredite e costrette a gettarsi nei canali della città per sfuggire agli attacchi. Diversi tifosi israeliani, giunti poi all’aeroporto di Amsterdam, hanno denunciato l’inadeguatezza delle misure di sicurezza.

La polizia olandese ha confermato l’arresto di 57 persone, principalmente per disturbo dell’ordine pubblico. Gli scontri si sono verificati in diverse zone della città, con particolare intensità nei pressi dello stadio Johan Cruijff e nella piazza Anton de Kompleindove era stato autorizzato un presidio pro-palestinese. Secondo le testimonianze raccolte dal Jerusalem Post, le forze dell’ordine non avrebbero fornito la necessaria scorta durante il tragitto dallo stadio agli hotel.

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha condannato fermamente gli attacchi, definendoli “barbari e antisemiti“ e paragonandoli a “un allarme assordante per l’Europa e il mondo”. Sa’ar ha dichiarato che il suo ministero sta lavorando a stretto contatto con le autorità olandesi per rispondere alla violenza e ha invitato gli israeliani presenti ad Amsterdam a rimanere nei loro hotel e a contattare le autorità in caso di necessità. Il ministro ha anche chiesto al suo omologo olandese Caspar Veldkamp di aiutare a trasferire gli israeliani dagli hotel all’aeroporto.

Il primo ministro olandese Dick Schoof si è detto “inorridito dagli attacchi antisemiti ai cittadini israeliani”, definendoli “completamente inaccettabili”, come riporta Cnn. Schoof ha assicurato di essere in stretto contatto con tutte le parti coinvolte e di aver parlato al telefono con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per sottolineare che i responsabili saranno identificati e perseguiti. La situazione ad Amsterdam è ora tornata alla calma, ha aggiunto.

Perché si parla di Pogrom

La violenza scatenata contro i tifosi ha suscitato forti reazioni nella politica: il presidente israeliano Isaac Herzog e il politico olandese anti-Islam Geert Wilders che non hanno esitato a parlare di “pogrom”. Un termine storicamente associato alle persecuzioni antisemite nell’Europa orientale tra il XIX e l’inizio del XX secolo, durante le quali intere comunità ebraiche furono violentemente attaccate. Sono inorridita dagli attacchi ad Amsterdam, terribilmente simili a un classico pogrom, ha dichiarato Deborah Lipstadt, inviata speciale degli Stati Uniti sull’antisemitismo, ricordando che le violenze sono avvenute a ridosso dell’anniversario del pogrom nazista del novembre 1938. Un parallelo inquietante, che evoca i fantasmi dell’antisemitismo europeo.

Photo Credits: ANSA