Fonte:
Moked.it
Autore:
Daniel Reichel
25 aprile a Milano – “Tanti gli applausi per la Brigata, troppa visibilità ai pochi violenti”
Stupore per la visibilità data a un gruppetto di facinorosi a fronte di un corteo, quello del 25 aprile, che a Milano si è svolto senza difficoltà né particolari tensioni. E in cui la Brigata Ebraica ha sfilato da protagonista. Sui media nazionali invece si è dato ampio spazio ai contestatori, a chi urlava farneticanti slogan contro Israele e la Brigata. “In questo modo si fa il loro gioco – dichiara a Pagine Ebraiche 24 Roberto Jarach, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, tra coloro che hanno sfilato dietro i vessilli con la Stella di Davide – Non saranno stati più di una quarantina. Sui media si è dato uno spazio esagerato a questa pseudoprotesta. Mi pare evidente che loro non hanno più spinta. Erano la metà rispetto allo scorso anno, segno che a Milano il fenomeno si sta riassorbendo”. “Erano quattro gatti – sintetizza Raffaele Besso, copresidente della Comunità ebraica di Milano, anche lui in corteo con la Brigata, assieme ad Amici di Israele, Sinistra per Israele e Hashomer Hatzair – Sono sempre i soliti che aspettano in piazza San Babila per insultarci, urlare i loro slogan contro Israele e per i palestinesi. Ma oltre agli urli, niente di più. Non capisco perché gli si dia così tanta evidenza”. Il presidente della Comunità sottolinea poi la presenza dei giovani volontari del Pd e dei City Angels come servizio d’ordine a fianco della Brigata Ebraica nel corso dello svolgersi della manifestazione, conclusasi in piazza Duomo (e partita come da tradizione in corso Venezia). “Con la Brigata ebraica, contro ogni fascismo” il messaggio che capeggiava sullo striscione portato dai ragazzi dell’Unione giovani ebrei d’Italia, tra cui il presidente Ariel Nacamulli. “Non credo che la manifestazione potesse andare meglio di così. – sottolinea Nacamulli – Noi abbiamo lanciato un messaggio positivo, a quei pochi, peraltro esclusi dalla manifestazione, che ci hanno contestato abbiamo risposto cantando”. Per Nacamulli sui social network “in molti hanno avuto reazioni esagerate” rispetto alle contestazioni al corteo milanese. “La manifestazione di Milano è stata una vittoria e sono molto ottimista per il futuro”, conclude. Un messaggio di solidarietà è poi arrivato dal presidente della sezione milanese dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) Roberto Cenati. “La grande manifestazione nazionale svoltasi a Milano, nella ricorrenza del 71° anniversario della Liberazione ha rappresentato un importante e significativo momento di democrazia e di partecipazione – il messaggio di Cenati – Lo sparuto gruppo di cosiddetti “filo palestinesi” che attendevano il corteo in piazza San Babila, ancora una volta, si è caratterizzato per la sua vergognosa contestazione antisemita alla Brigata Ebraica. L’esecrabile episodio non solo ha offeso Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza, ma la memoria dei 5.000 volontari che dalla Palestina si arruolarono nell’esercito britannico e vennero a combattere e a morire per la nostra libertà”. “Il vergognoso episodio – continua il presidente dell’Anpi milanese – è stato ignorato e isolato da Milano, capitale della Resistenza, e dai numerosissimi cittadini che applaudivano il corteo e lo striscione della Brigata Ebraica. Credo che questo sia uno dei segnali più importanti emersi nella giornata che celebrava il 71° anniversario della Liberazione”. Dietro ai vessilli della Brigata ebraica hanno sfilato, tra gli altri, anche i due principali candidati sindaco di Milano, Stefano Parisi (centrodestra), e Beppe Sala (centrosinistra).