Fonte:
Corriere della Sera edizione di Milano
Autore:
Roberto Rotondo
Il gruppo online Xenofobia fascista su Facebook: la polizia indaga tredici persone
Varese. Un manipolo di «xenofobi della domenica» è finito nei guai per i commenti in un gruppo chiuso di Facebook. Probabilmente non pensavano di commettere reati, ma la polizia stava controllando quell’indirizzo web nell’ambito di una serie di controlli per prevenire la violenza in rete. La Digos è così approdata in una discussione animata da «Vessilli neri boia chi molla», un gruppo orientato ideologicamente verso l’estrema destra ma senza che gli amministratori o partecipanti fossero militanti o iscritti a gruppi organizzati. Semplicemente, senza pensare alle conseguenze, gli utenti online, pensando di poter scrivere qualunque cosa, si sono abbandonati a insulti , commenti, immagini che contravvengono alla legge che punisce l’istigazione alla discriminazione razziale. Sono 13 le persone a cui la procura di Varese ha inviato l’avviso di garanzia: tutti tra i 25 e i 40 anni, residenti nella provincia di Varese. Quello che ha colpito gli investigatori, una volta identificati i profili, è che si tratta di persone normalissime, operai, impiegati e anche imprenditori, che di fronte alla tastiere si trasformano in odiatori di professione, i cosiddetti «haters» pronti a prendersela con chiunque abbia qualche diversità.