Fonte:
Pordenone Today
È stato individuato l’autore delle scritte antisemite sui manifesti del Comune in occasione della Giornata della Memoria a Pordenone. Le locandine, esposte per promuovere gli eventi in ricordo delle vittime della Shoah, sono state imbrattate con frasi contro il Governo di Israele che poco hanno però a che fare con il genocidio degli ebrei compiuto sotto i regimi nazifascisti.
Le frasi, come “Basta propaganda sionista, ebrei bugiardi” o “ebrei ladri falsi criminali”, sono apparse in diversi manifesti della città prima che venissero rimossi dal Comune. Da qui sono iniziate le indagini da parte della Digos che ha cercato di ricostruire i fatti avvenuti tra il 24 e il 25 gennaio. La polizia, dopo aver esaminato le riprese di videosorveglianza, è riuscita a risalire al responsabile delle scritte antisemite che, da quanto si apprende, avrebbe agito da sola e a volto scoperto. Le forze dell’ordine hanno così escluso il coinvolgimento di movimenti politici e associazione di Pordenone dato che si è trattato di un gesto compiuto da una persona singola.
Le reazioni della politica sono state immediate. Un coro unanine che ha condannato le scritte contro il popolo ebraico vittima dell’Olocausto. Il vicesindaco Parigi ha parlato di un “clima preoccupante. Il fatto che abbiano scritto “basta propaganda sionista, ebrei bugiardi” è tristemente significativo: dimostra che si tratta di un antisemitismo mascherato da antisionismo: attaccare Israele è un pretesto per attaccare gli ebrei, e viceversa”.
“Siamo profondamente indignati ed esprimiamo la nostra più viva preoccupazione per gesti deprecabili come questo che ancora una volta riportano di attualità una visione del mondo distorta e assolutamente offensiva”, ha dichiarato Mauro Capozzella del Movimento 5 Stelle.