Luogo:
Milano
Fonte:
Corriere della Sera Milano
Gli studenti dell’Acampada scrivono sui loro social che hanno occupato l’Università Statale per globalizzare la causa di Hamas – ovvero la liberazione della Palestina che definiscono “resistenza”. La rissa scoppiata tra studenti pro Pal e Lotta comunista viene fatta passare per un’aggressione sionista. Nel loro post sui social denunciano “il rettore, la polizia, i giornalisti e il governo”, anziché i loro compagni di Lotta comunista.
Riportiamo un estratto dell’articolo del Corriere della Sera edizione di Milano che riporta ciò che è accaduto. Anche altri giornali, come Avvenire, hanno denunciato l’episodio: “Una discussione con i militanti di Lotta Comunista sulla Palestina è degenerata in uno scontro”.
“È la seconda volta che i due gruppi vengono alle mani. La settimana scorsa, alcuni studenti pro Palestina avevano discusso con coetanei che vendevano il giornale di Lotta Comunista e la vicenda era finita a schiaffi e spintoni. Ieri mattina, una dozzina di attivisti del movimento si è azzuffata con gli studenti accampati. «Uno dei nostri compagni è finito all’ospedale», denunciano. Il motivo del contendere, secondo quanto ricostruito dalla Questura, è prettamente politico, con Lotta Comunista che, da una parte, sostiene il coinvolgimento anche della sinistra israeliana nella questione palestinese e gli studenti accampati che di questo non vogliono sentire parlare, tanto da dare dei «sionisti» e degli «squadristi» agli altri. «Sappiamo che queste aggressioni sistematiche sono funzionali a delegittimare la lotta studentesca. L’intifada studentesca si oppone al sionismo e all’imperialismo e al colonialismo italiano e non, complice del genocidio… Siamo consapevoli del fatto che ogni attacco subito verrà strumentalizzato per proseguire con la crescente militarizzazione e censura negli atenei», recita una nota degli occupanti […]”.
Estratto dell’articolo di Giovanna Maria Fagnani.