Il rapporto riassuntivo annuale di Fighting Online Antisemitism (FOA) descrive un aumento del 300% dell’antisemitismo online dal 2022, un aumento fortemente sottolineato dagli eventi successivi all’attacco di Hamas del 7 ottobre.
Il rapporto rivela una tendenza preoccupante: le pubblicazioni antisemite sono triplicate, inclusa una parte significativa di contenuti anti-Israele e violenti incitamenti contro ebrei e israeliani, con espressioni di sostegno ad Hamas. Questo contenuto, monitorato sui principali social network come X (ex Twitter), Instagram, YouTube, Facebook, TikTok e altri come Telegram, VKontakte e GAB, mostra una marcata concentrazione.
Tra i principali social network, la maggior parte dei contenuti segnalati nel 2023 era su X (40%), seguito da Facebook (8,5%), Instagram (6,5%), TikTok (2%) e YouTube (2,5%), distribuiti in otto lingue prevalentemente in inglese (47%), russo (27%), francese (12%) e arabo (9,5%).
Ciò che rende FOA unica sono gli sforzi compiuti nella rimozione di contenuti antisemiti, oltre al monitoraggio e la segnalazione. FOA è riuscita a rimuovere i contenuti grazie a migliaia di volontari in tutto il mondo.
Alla fine del 2023, avevamo un tasso di rimozione medio del 41% sui quattro principali social network. In quanto “segnalatore attendibile”, le segnalazioni di FOA hanno permesso di agire rapidamente, ottenendo tassi di rimozione più elevati rispetto alla media degli utenti privati. Nel 2023, Facebook e TikTok erano in testa con i tassi di rimozione più alti, pari a circa il 37% e il 35% rispettivamente. Tuttavia, piattaforme come VK e GAB, note per ospitare contenuti violenti di natura antisemita, mostrano solo un miglioramento marginale nei tassi di rimozione, sottolineando la sfida continua nella lotta all’antisemitismo in tutti i panorami digitali.
FOA inoltre monitora attentamente le diverse categorie di contenuti antisemiti segnalati. L’antisemitismo classico è stata la categoria più popolare sia prima che dopo il 7 ottobre. Questo si riferisce a qualsiasi contenuti che contengono vecchie forme di antisemitismo; cioè paragonando gli ebrei a maiali, topi o ladri, rappresentazioni del “grande naso” e teorie del complotto contro gli ebrei.
Dopo il 7 ottobre, l’antisemitismo classico e i contenuti anti-Israele/anti-sionisti sono diminuiti. Al suo posto, contenuti che sostenevano il terrorismo, e l’incitamento o l’esaltazione della violenza sono aumentati drammaticamente. Dopo la guerra, l’incitamento alla violenza è aumentato di quasi tre volte e i contenuti a sostegno del terrorismo sono aumentati di 8 volte.
Guardando al 2024
Nel 2023 la lotta contro l’antisemitismo, soprattutto online, ha raggiunto un punto critico. FOA svolge un ruolo importante nell’affrontare l’ondata crescente di antisemitismo e retorica anti-israeliana. L’organizzazione ha notevolmente intensificato i suoi programmi di formazione dei volontari e rafforzato le collaborazioni con organizzazioni simili ed enti governativi che condividono la sua missione. Attraverso la partecipazione attiva ai comitati della Knesset israeliana (Parlamento israeliano), le apparizioni sui media e lo sviluppo di sofisticate tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, FOA mira a fare la differenza e a cambiare la narrativa online. Gli sforzi includono anche la promozione di misure legali per limitare i contenuti offensivi e l’esortazione alle piattaforme dei social media a rafforzare le loro linee guida e capacità di monitoraggio. Adattandosi e rispondendo alle minacce in continua evoluzione, FOA contribuisce a creare un ambiente online più sicuro e tollerante.
Per maggiori informazioni, consultare il rapporto completo qui.
Traduzione libera a cura di Larisa Anastasia Bulgar.