Fonte:
Corriere della Sera edizione di Milano
Autore:
Cesare Giuzzi
Obiettivi israeliani in città Scatta l’allarme sicurezza
Timore per le minacce antisemite. Vigilanza da rafforzare anche al Gp
Il «rafforzamento delle misure di vigilanza per garantire la sicurezza degli obiettivi sensibili e strategici ebraici e israeliani». È nelle ultime righe del comunicato stampa che segue il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di ieri mattina che si nasconde il tema principale della riunione dei vertici di polizia, carabinieri e guardia di Finanza al tavolo del prefetto Claudio Sgaraglia. Perché durante il vertice di corso Monforte s’è discusso non solo dell’ulteriore innalzamento dell’attenzione agli obiettivi sensibili e agli eventi di piazza in seguito agli ultimi attentati in Francia e in Germania, ma soprattutto dell’improvviso innalzamento della tensione sul fronte interno legato al documento del «Nuovo partito comunista italiano» in cui è riportata una lista di proscrizione di politici, giornalisti, docenti e imprenditori definiti «sostenitori di Israele» e «infiltrati dei sionisti». II comunicato «Avviso ai naviganti l45», datato 22 agosto, vede il sostegno dei Carc, i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo, già noti per le loro posizioni estreme e per il costante movimento sul filo tra politica e appoggio (a parole) anche ad azioni violente. Dal Viminale è arrivata chiara l’indicazione di non sottovalutare il documento, soprattutto perché contiene decine di «nomi e cognomi» di personalità pubbliche esposte mediaticamente sul Medio Oriente. Alcune di queste avrebbero già ricevuto intimidazioni e minacce. Per questo — anche se non sono state disposte tutele nei confronti dei nominati — il prefetto ha disposto servizi di vigilanza particolarmente attenti per alcune testate giornalistiche (Il Giornate e Libero) e per gli uffici di diverse aziende e multinazionali indicate nel documento per i loro rapporti con il governo israeliano o il supporto logistico all’offensiva in Palestina seguita all’azione di Hamas del 7 ottobre . Al momento non ci sono allarmi specifici, ma il tema è molto caldo. Anche per via della contrapposizione politica che si è venuta a creare intorno al sostengo al popolo palestinese. Benzina sul fuoco di chi da sempre soffia sulla protesta. Sul fronte internazionale, invece, gli attacchi solitari di questi giorni non hanno portato a un concreto aumento della minaccia in Italia. Ma la vigilanza è sempre alta, specie per gli eventi pubblici. Particolare attenzione per il Gp di Monza che nel weekend vedrà la partecipazione di oltre 3o0 mila persone. Buona parte delle quali graviteranno su Milano, tra eventi e locali: «Nello specifico, sono state predisposte mirate misure di vigilanza con particolare attenzione ai luoghi di aggregazione, a tutela dei numerosi tifosi e turisti presenti, nonché agli snodi stradali, ferroviari e aeroportuali». Sul fronte della sicurezza il prefetto ha chiesto maggiore «presenza sul territorio» e fatto il punto sul piano d’intervento a Rogoredo e quel che resta del Boschetto della droga. Giovedì scorso un maxi controllo interforze ha portato alla verifica dei documenti di oltre 200 persone, 23 veicoli e su 4 negozi. Notificato l’ordine di allontanamento a 31 persone «la cui presenza impediva ai cittadini il sereno utilizzo delle aree verdi e degli spazi adiacenti alla struttura ferroviaria». Il Comitato ha deciso «di incrementare» ulteriormente i servizi delle forze di polizia.
Photo Credits: Corriere della Sera Milano