Fonte:
www.shalom.it
Autore:
Ruben Caivano
Il documentario “Screams of silence” proiettato in un convegno al Senato
Momenti toccanti e una piena presa di coscienza da parte dei presenti: “Screams Before Silence”, il docufilm diretto da Sheryl Sandberg che testimonia gli abusi sessuali e gli orrori del 7 ottobre attraverso i terribili racconti dei sopravvissuti, ha avuto un effetto dirompente anche tra coloro che hanno partecipato alla sua proiezione al Senato della Repubblica. Il convegno si è tenuto su iniziativa della senatrice Mariastella Gelmini presso la Sala ISMA – Istituti di Santa Maria in Aquiro.
“Questo documentario ci fa rivivere l’orrore senza fine di quella giornata. Un pogrom in cui gli ebrei sono stati oggetto di una spietata caccia all’uomo e dove il corpo delle donne è stato colpito dalla violenza” ha detto la senatrice Gelmini, che ha aperto il dibattito.
Molti sono stati i politici presenti, appartenenti a diversi schieramenti, che hanno manifestato la propria solidarietà nei confronti di Israele, condannando le violenze dei terroristi di Hamas sui corpi delle donne israeliane.
“Lo stupro causa la disumanizzazione e l’annientamento della persona. il 7 ottobre c’era la volontà di annullare la donna perché per Israele il corpo della donne simboleggia la dignità della nazione” ha affermato Anna Rossomando, Vice Presidente del Senato.
Tra i politici che sono intervenuti anche il Senatore Marco Scurria, la Senatrice Stefania Craxi, il Senatore Giulio Terzi e la Senatrice Susanna Campione.
“È necessario riconoscere in Parlamento il femminicidio di massa che è avvenuto il 7 ottobre” ha aggiunto la Senatrice Maria Elena Boschi.
Dopo gli interventi introduttivi è avvenuta la visione del documentario. Sono tante le testimonianze che ricostruiscono gli episodi di abusi sessuali di quel giorno. Fra queste la storia di Amit Soussana, rapita il 7 ottobre e liberata nella tregua di novembre. Durante la sua prigionia a Gaza, Amit ha raccontato di esser stata stuprata da un terrorista palestinese. Un’altra importante testimonianza è quella di Raz Cohen, sopravvissuto del Nova Festival, che nascondendosi dietro delle vegetazioni, insieme ad un suo amico, ha visto in lontananza lo stupro e la mutilazione di una giovane ragazza. Dal documentario emerge come altri testimoni chiave degli stupri del 7 ottobre siano i volontari che recuperando i corpi delle vittime hanno riscontrato su numerose ragazze evidenti segni di violenza nelle loro parti intime.
Una volta terminato il documentario ha preso la parola Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità “L’unicità della Shoah è stata nel pogrom di ottobre. È necessario dunque che la data del 7 ottobre rimanga nella storia, istituzionalizzandola e formalizzandola, come una giornata contro l’antisemitismo e contro il femminicidio di massa” ha detto il ministro.
Il convegno si è avviato verso la conclusione con l’intervento di Stefano Parisi, Presidente dell’Associazione Setteottobre “In questo documentario abbiamo assistito alla forza di testimoniare delle donne ebree. Quella forza la dobbiamo avere anche noi per imporla senza retorica alla politica ed all’opinione pubblica. Ciò che è successo in Israele potrebbe accadere anche nelle nostre città occidentali”.