11 Luglio 2024

Aumento degli episodi di antisemitismo in Italia: la relazione del Coordinatore nazionale del 10 luglio 2024

Fonte:

Avvenire

L’ALLARME Antisemitismo quadruplicati i casi. Segre: provo angoscia

L’effetto “7 ottobre 2023” alimenta le braci dell’antisemitismo in Italia, quadruplicando gli episodi rispetto all’anno prima, in un clima venefico in cui offese e insulti dal web contagiano anche il mondo reale.

L’aumento del tasso di odio contro ebrei e israeliani, diventato esponenziale dopo il conflitto in Medio Oriente innescato dai missili di Hamas, emerge dalla relazione del Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo, il generale dell’Arma in pensione Pasquale Angelosanto (succeduto al prefetto Giuseppe Pecoraro alla guida della struttura che fa capo alla presidenza del Consiglio) ieri davanti alla commissione Segre.

Un dossier corposo, zeppo di episodi segnalati di recente da forze dell’ordine, enti e comunità ebraiche. In particolare, secondo l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori [OSCAD], a partire dallo scorso 7 ottobre fino al 30 giugno di quest’anno, «sono stati rilevati 406 casi di antisemitismo», a fronte di 98 episodi segnalati nell’analogo periodo a cavallo fra il 2022 e il 2023.

Uno scenario che turba profondamente la 94enne senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta da giovanissima agli orrori dei lager nazisti e presidente della Commissione.

In video collegamento, non nasconde la propria inquietudine per quei rigurgiti di odio «provato solo perla colpa di essere nati», confidando che la sua angoscia «non si ferma mai», insieme al preoccupante timore che, con la morte degli ultimi sopravvissuti dell’Olocausto, quell’immane orrore si riduca a «due righe in un libro di storia. Ma spero di sbagliarmi». Soprattutto, Segre è «abbattuta» per la mancanza di freni inibitori:

«Negli ultimi decenni l’antisemitismo è stato sempre latente, ma solo perché la gente si è vergognata di mostrarlo. Oggi non si vergognano più».

 

I dati della relazione si incrociano con la vicenda degli insulti antisemiti e razzisti registrati nei filmati di Fanpage e attribuiti ad alcuni attivisti di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Una vicenda che riaffiora nell’intervista della stessa Segre al giornale tedesco Faz, in cui la senatrice giudica «sbagliata», a suo avviso, la prima reazione avuta dalla premier e leader di FdI, riconoscendole tuttavia di aver poi corretto il tiro con la lettera perentoria ai dirigenti del partito. (V.R.S.)