15 Maggio 2024

Parigi, vandalismo antisemita

Fonte:

Shalom.it

Autore:

Luca Spizzichino

Vandalizzato il Muro dei Giusti di Parigi

Il Muro dei Giusti di Parigi, dedicato ai francesi che rischiarono la vita per salvare gli ebrei durante la Shoah, è stato vandalizzato con mani dipinte di rosso. Secondo la Holocaust Memorial Foundation è stato deturpato da individui incappucciati. L’ente ebraico ha presentato una denuncia alla polizia, che ha aperto un’indagine. “Siamo indignati per questo atto codardo e odioso, indipendentemente dagli autori e dal significato di queste mani rosse”, si legge in una nota della fondazione.
“Agiamo contro l’intolleranza e l’ignoranza in un momento di confusione e di strumentalizzazione della storia della Shoah e dei genocidi”, ha affermato il direttore del Memoriale della Shoah, Jacques Fredj. “Continueremo a dispiegare e ad amplificare la nostra opera di educazione e pedagogia contro la barbarie, contro l’antisemitismo e ogni forma di intolleranza”.
Il presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche francesi (CRIF), Yonathan Arfi, ha condiviso una fotografia dell’atto vandalico sui social media, sostenendo che i graffiti avevano lo scopo di evocare il linciaggio di due riservisti israeliani a Ramallah durante la Seconda Intifada nell’ottobre 2000. La vicepresidente del CRIF Nathalie Beizermann ha affermato che le mani rosse “sono un insulto alla memoria da parte di persone ignoranti che calpestano le nostre democrazie”.
Il direttore della Europe March of the Living, Michel Gourary, ha invitato le autorità francesi ed europee a reprimere l’antisemitismo che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il continente.
“La profanazione del principale memoriale della Shoah a Parigi è un duro promemoria dell’urgente bisogno di educazione sulla Shoah in Europa”, ha affermato Gourary.
Il World Jewish Congress ha definito l’atto vandalico come “vergognoso”. “Le nostre società devono svegliarsi e comprendere il significato e le intenzioni dietro queste azioni”, ha affermato in una nota.

Photo credits: Shalom