Luogo:
Bergamo
Fonte:
Segnalazione CE
«Nel mio albergo ho bloccato le prenotazioni degli ebrei»: Bergamo, il post choc dell’imprenditore (che poi cancella)
Paolo Maddaloni gestisce un hotel in Città Alta. Lo sfogo su Instagram: «Il mondo è in pericolo per colpa degli ebrei». Poi elimina i commenti e ridimensiona: «Era una provocazione»
«Io ho un albergo e nel mio piccolo ho bandito gli ebrei». Il pensiero di Paolo Maddaloni è espresso chiaramente in una serie di post pubblicati sulla pagina Instagram del Giornale.it. Imprenditore nel settore delle impermeabilizzazioni e titolare dell’hotel Le Funi, all’inizio della salita per San Vigilio, in Città Alta, Maddaloni ieri (18 aprile 2024) si è lanciato in un botta e risposta sui social, innescato da un titolo che il quotidiano aveva dedicato a una dichiarazione del ministro degli Affari esteri Antonio Tajani: «Nessuno pensi di cancellare Israele, un’escalation è dannosa per tutti».
«Solo voi politici — è la prima considerazione scritta dall’imprenditore bergamasco — pensate che Israele non vada cancellato! Il popolo meno ignorante di voi sa che Israele non dovrebbe esistere». Qualcuno riflette che «nessuno vuole cancellare la Palestina, Israele ci metterebbe pochi minuti se lo volesse fare». Maddaloni allora controbatte che «Israele è un tratto di penna fatto da politici criminali ed assassini, che non dovrebbe esistere». E quando gli fanno notare che gli ebrei «sono lì da millenni», fin dai tempi di Gesù, ecco la risposta scioccante, piena di punti esclamativi, che tira in ballo anche l’albergo in uno dei punti più suggestivi della città: «Gesù gli ebrei l’hanno ucciso! Come stanno facendo con i bambini di Gaza! Una cosa indescrivibile! Io ho un albergo e nel mio piccolo ho bandito gli ebrei dal venire, bloccandogli le prenotazioni. Come me tanti — sostiene Maddaloni —. Siate seri, ammesso che 2000 anni fa ci fossero gli ebrei, non si torna a rompere i co… e ad uccidere la gente! Il mondo è in pericolo da sempre per colpa degli ebrei». A quel punto, l’utente del botta e risposta lo sfida apertamente: «Domani segnalo questo post a Federalberghi e vediamo che cosa hanno da dire. E all’ente del turismo di Bergamo».
Ma il post, più tardi in serata, scompare. Dopo la chiamata del Corriere Bergamo in albergo, Maddaloni lo cancella. Poco dopo, quando richiama, spiega le sue ragioni e insiste: «Non credo di avere offeso nessuno, sarò libero di bloccare le prenotazioni agli assassini di bambini. Io lavoro nelle impermeabilizzazioni, l’albergo è stato un investimento. Ho una cinquantina di dipendenti, due sono palestinesi e mi hanno raccontato che cosa fanno là. Un bambino ucciso è già troppo, bisognerebbe chiedersi: “How many is too much?” Quanti sono troppi?».
Maddaloni si scusa, poi, per avere alzato i toni e dice di avere cancellato il post «per non avere problemi». In ogni caso, è una notizia che un albergo dell’ex Capitale della Cultura non accetti prenotazioni da clienti israeliani: «Non è vero — corregge il tiro l’imprenditore —, non potremmo nemmeno farlo. È stata semplicemente una provocazione. Anche stasera deve arrivare un cliente ebreo». di Maddalena Berbenni
Photo credits: https://bergamo.corriere.it