16 Febbraio 2024

Bologna, manifestazione pro pal contro la RAI

Fonte:

La Repubblica edizione di Bologna

Autore:

Giuseppe Baldassarro

Manifestazione pro Palestina tensione e cariche davanti alla Rai

Manganellate di polizia e carabinieri e lancio di oggetti da parte dei manifestanti

Quando hanno provato a fare pressione contro i cancelli della Rai di Bologna, in via della Fiera, è scattata la carica delle forze dell’ordine. Spintoni e manganellate da una parte e un fitto lancio d’oggetti e fumogeni dall’altra. Ieri sera ci sono stati attimi di grande tensione durante una manifestazione pro Palestina alla quale hanno preso parte tra le 2.000 e le 2.500 persone. I partecipanti si sono dati appuntamento intorno alle 18 per protestare «contro la censura dei tg nazionali che nasconde i massacri che si stanno verificando nella striscia di Gaza». Per questo i manifestanti pretendevano che durante il Tgr dell’Emilia-Romagna fosse letto integralmente un loro documento. A “trattare” con gli organizzatori del presidio sono scesi in strada il caporedattore Filippo Vendemmiati e il direttore della sede Stefano Tura. Vendemmiati ha personalmente parlato con i rappresentanti dei manifestanti sul servizio che è poi andato in onda al Tg delle 19. Gli attivisti avrebbero voluto la lettura dell’intero documento poi si è poi trovato un accordo sui passaggi più “significativi”. Ossia la «richiesta di dimissioni di Roberto Sergio», amministratore delegato della Rai, e la critica «alla linea editoriale dell’informazione schiacciata sulla narrazione israeliana che tace sui 28mila morti palestinesi». Dopo aver ottenuto le rassicurazioni dai vertici Rai dell’Emilia-Romagna la manifestazione si è spostata con un lungo corteo che ha sfilato accanto alla sede della Regione, lungo via Stalingrado, attraverso porta Mascarella e via Irnerio, per poi raggiungere Piazza XX settembre, dove il raduno si è sciolto. Inizialmente si doveva trattare di un presidio simbolico sotto la Rai, ma l’iniziativa dell’associazione dei Giovani palestinesi si è trasformata in qualcosa di più consistente. Nel giro di circa un’ora, infatti, al centinaio di militanti iniziali si sono unite tantissime altre persone. Studenti soprattutto, sia universitari che delle superiori, e poi molte famiglie, organizzazioni sindacali di base e movimenti dell’area di sinistra. Bandiere della Palestina, alcuni striscioni, tanti cartelli e soprattutto slogan. Tra le tante scritte “Stop al genocidio”. Al posto della “a” di Rai è stata dipinta la stella di David. Tanti i cori per dire che l’informazione nazionale «parla soltanto del 7 ottobre, ma mai delle migliaia di bambini innocenti assassinati nella striscia». II Cdr della Rai emiliano- romagnola, in serata ha diramato una nota nella quale afferma: «La libertà di espressione e di manifestazione è un diritto costituzionale insopprimibile, anche quando divide o dà fastidio. La violenza invece non è mai accettabile». Solidarietà all’ad della Rai arriva dal console di Israele per Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia, Marco Carrai.