8 Febbraio 2024

Querelata Elena Basile

Fonte:

Corriere della Sera

Autore:

Elvira Serra

Accuse a Segre, marcia indietro di Basile. Ma lei querela

In Senato applauso alla senatrice

Liliana Segre querela Elena Basile, che però a fine giornata si scusa «umilmente». La senatrice a vita ieri si era vista costretta a seguire le vie legali come risposta al video choc dell’ex funzionaria della Farnesina, due volte capo missione in Svezia e in Belgio, che l’accusava di avere a cuore le sorti soltanto dei bambini ebrei e non di quelli palestinesi, vittime del conflitto in corso in Israele. Basile nella sua intemerata aveva addirittura paragonato la sopravvissuta della Shoah ai suoi aguzzini, «molto buoni con i loro bambini nazisti: anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei; lei vuole imitarli?». La replica della senatrice, dopo che il figlio Luciano Belli Paci aveva chiesto inutilmente le scuse e la cancellazione del filmato dai social, è stata di dare incarico all’avvocato Vincenzo Saponara di Milano di procedere a norma di legge nei confronti dell’ex funzionaria della Farnesina. Che fino a sera pareva non rendersi conto dell’enormità delle sue affermazioni: «Le denunce e le querele alimentano il clima d’odio e di antisemitismo». Si era definita piuttosto «molto stupita» dalla querela. E ancora: «Non è un bel momento per la democrazia e la libertà di pensiero». Poi, il dietrofront. Sul sito del Fatto Quotidiano, con il quale collabora, si è detta «molto spiacente di questo atroce malinteso. Sono stata tratta in inganno da una intervista, letta forse superficialmente, nella quale il giornalista attribuiva dichiarazioni unilaterali alla senatrice Segre. Non mi importa della querela che credo non abbia basi giuridiche. Mi allarma avere ferito con un paragone inappropriato la senatrice, per la quale ho sempre avuto stima. Sarei sconvolta al pensiero di averle arrecato dolore». E infine: «Mi sono guardata le sue interviste che non conoscevo e le sue parole umane mi hanno commosso. In effetti ha dichiarato in molte occasioni che era triste per la morte dei bambini ebrei e dei bambini palestinesi». Non ultima il 27 gennaio, Giorno della Memoria, quando Segre aveva dichiarato di essere un «nonna disperata» per i bambini innocenti «di tutti i colori, di tutte le religioni, di tutte le appartenenze». Unanime la vicinanza della politica. In Aula il presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Abbraccio la senatrice che speriamo di vedere presto qui». Tutti in piedi per un lungo applauso.