Fonte:
Repubblica
“Assolutamente mi appello a chiunque ricopra incarichi di governo e nelle istituzioni, a condannare quel gesto e saperlo associare a una nostalgia pericolosa. Anche oggi quel gesto ha un significato. Non è solo rievocazione storica. Il mio appello è di saper narrare, raccontare e arginare al meglio. Da tantissimo tempo chiediamo un rafforzamento delle norme che riguardano la nostalgia del neofascismo”. Lo ha detto la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, a margine dell’apposizione delle pietre di inciampo in memoria della famiglia Anticoli, in merito a quanto accaduto in via Acca Larentia.
“Forse non sanno neanche perché lo hanno alzato quel braccio. È chiaro che è di una gravità assoluta – sottolinea – . Chi ha vissuto, deportazione, sterminio, e anche i primi atti del fascismo, non può non associare a quel gesto a un orrore. Alzare quella mano oggi vuol dire dimenticare tutto quello che è stato. Evidentemente sia a livello culturale, sia normativo sia educativo, devono essere adottate ulteriore iniziative e provvedimenti”, precisa Di Segni.
Sulla questione interviene anche il ministri della Difesa, Guido Crosetto. Prima commentando: “Non leggo i giornali”. Poi, a chi gli chiede se prende le distanze dai saluti romani, risponde: “Ho sempre preso le distanze. Ho sempre preso le distanze da ogni manifestazione che ricordi i regimi passati”.
Fonte dell’immagine: ANSA