Fonte:
Il Mattino di Puglia e Basilicata
Autore:
Noemi Di Segni, Antonio Balsotta
“Il vostro titolo incita all’odio”
Un titolo di questo genere, fosse anche riferito a riportare le parole del Sindaco di Betlemme, è un atto di una gravità estrema che a nostro modo incita all’odio, ribadendo ed esaltando il più terribile e sanguinoso pregiudizio della storia. Quello del deicidio. Nessun ebreo ha mai ucciso Gesù, né Gesù è mai stato palestinese. Gesù è nato e morto da ebreo e il suo ruolo nella storia del Cristianesimo non è certo quella di una persona che viveva in un territorio occupato dal terrorismo. Non mi dedicherò in questa mia a fare alcuna lezione di storia e comprendo che evidentemente La, o Le verità poco rilevano, anche quella storica. Mi preme osservare a questo proposito che nella stessa dichiarazione del Concilio Vaticano II, “Nostra Aetate” nel 1965 questo superamento si è voluto, o cercato, di affermare.
Credo sommessamente che anche i palestinesi uccisi a Gaza vorrebbero essere ricordati come musulmani e non come Gesù o altre raffigurazioni cattoliche e questo è loro dovuto proprio come dignità e rispetto per una situazione territoriale di cui loro stessi sono vittime e ostaggi. Una guerra mai voluta da Israele e avviata come difesa del proprio territorio che comprende anche cittadini arabi e palestinesi, dopo il massacro dei civili e deportazione degli oltre 240 ostaggi civili con crimini di guerra perpetrati su donne e bambini, il 7 ottobre da parte di Hamas (per il quale attendiamo ancora la condanna da parte della Chiesa). Se davvero si vuol bene al popolo palestinese occorre riconoscere queste verità ed avviare un percorso di “redenzione” dal fondamentalismo islamico che li soffoca. Il suo titolo offende l’ebraismo, l’islam e il cristianesimo e soprattutto sparge odio.
L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Ente rappresentativo di tutte le Comunità Ebraiche, sta valutando di intraprendere un’azione legale per difendere anche in sede giudiziaria il diritto a un’informazione corretta al pubblico dei suoi lettori.
Gentilissima Noemi,
non era assolutamente nostra intenzione l’incitamento all’odio, con il titolo del nostro giornale di ieri, da Lei richiamato, che intendeva semplicemente significare una semplice verità, mi auguro condivisibile: ogni bambino, palestinese, israeliano, italiano, di qualsiasi razza, è il volto di Gesù, la sua uccisione è la morte di Gesù; esattamente come «Ogni bimbo che nasce ci ricorda che Dio non è ancora stanco degli uomini», come diceva Rabindranath Tagore. Ci dispiace, pertanto, aver turbato la vostra sensibilità, per la quale nutriamo profondo rispetto, chiedendovi scusa e chiedendo scusa ai nostri lettori che, come voi, possano sentirsi offesi da un titolo che aveva tutt’altro intento, come spiegato.
Cordialmente,
Antonio Balsotta