Fonte:
Corriere della Sera
Era stato fermato dagli agenti del commissariato Villa San Giovanni, a fine ottobre, per aver lanciato una bottiglia di vetro contro un’auto della polizia in servizio. Non potrà tornare in Italia per i prossimi quindici anni.
Quando, alla fine di ottobre, è arrivato in Questura, dopo essere stato fermato dagli agenti del commissariato Villa San Giovanni per aver lanciato una bottiglia di vetro contro un’auto della polizia in servizio, il viso dell’uomo, un egiziano di 24 anni, è stato subito riconosciuto. Alcuni investigatori ricordavano di averlo visto in un’intervista realizzata dalla trasmissione televisiva «Fuori dal coro» sul conflitto israelo-palestinese e di averlo sentito urlare: «Moriamo tutti per Allah».
Lo stesso 24enne ha mostrato ai poliziotti che lo interrogavano delle immagini contenute nel suo cellulare, in cui era visibile chiaramente oltre ad un’arma da fuoco, un video nel quale lo stesso, dopo aver versato del liquido infiammabile su un graffito disegnato sull’asfalto che raffigurava la bandiera dello Stato di Israele, gli dava fuoco, esultando per il gesto compiuto.
In realtà il cittadino egiziano, sin dal suo ingresso in Italia, ha sempre tenuto comportamenti criminosi: dallo spaccio di droga alle risse, dai furti alla guida senza patente. Nel corso degli interventi di polizia è emersa, più volte, la sua indole violenta, la sua insofferenza, la negazione di ogni regola e l’intolleranza verso le Istituzioni.
L’uomo è stato espulso, e rimpatriato in Egitto con il divieto di tornare in Italia per i prossimi 15 anni.
Fonte dell’immagine: Fanpage