Fonte:
moked.it
Il Foglio si stringe attorno a Israele
Migliaia di luci accendono la notte di Roma davanti all’Arco di Tito illuminato a sua volta con i colori e la bandiera d’Israele. L’iniziativa di solidarietà indetta dal quotidiano Il Foglio, alla quale hanno aderito Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità ebraica romana, nasce dalla “volontà di parlare chiaro, senza ambiguità”. Così il direttore del quotidiano, Claudio Cerasa. Un’azione in difesa non soltanto di Israele e del suo diritto ad esistere e prosperare, ma dell’intero Occidente e di quei valori che ne sono il fondamento. Perché, viene fatto notare, siamo tutti sulla stessa barca.
“Le dimostrazioni di vicinanza provenienti da tutte le componenti della società italiana scaldano il cuore e ci dimostrano che Israele non è solo. Mai abbiamo visto tali atrocità, mai potremo dimenticarle”, racconta l’ambasciatore israeliano Alon Bar. “Alla fine Israele supererà questo duro colpo, ma non è più disposta a tollerare il dominio di Hamas a Gaza. Le settimane che ci attendono saranno difficili. Noi non volevamo questo, abbiamo fatto il possibile per evitarlo. Ma non abbiamo scelta, ora faremo tutto il necessario”, incalza il diplomatico. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea che “chi se la prende con un bambino, una donna, un anziano, non è un combattente, ma un vile: questo bisogna dirlo e noi non mancheremo di impegnarci per preservare il diritto di Israele ad essere sulla carta geografica”. Neanche un euro, ha aggiunto il ministro, “deve finire nelle tasche di Hamas né di chi fa il suo gioco”. Tajani, che ha anche stigmatizzato le “scene inaccettabili” di esultanza viste a Teheran, ha rilanciato l’impegno dell’esecutivo “per cercare di liberare gli ostaggi” nelle mani dei terroristi (tra cui è possibile ci sia una coppia di italo-israeliani, finora dispersi).
“Se fossi stato un privato cittadino sarei venuto comunque”, ha assicurato il ministro della Giustizia Carlo Nordio. “La giustizia – il suo messaggio – è sempre presente nella storia d’Israele e nella voce dei suoi profeti. Golda Meir, dopo la strage di Monaco nel 1972, disse che Israele ha il braccio lungo per compierla: spero che si faccia altrettanto, non ci sarà una seconda Masada”. Le immagini delle atrocità compiute da Hamas “sono ovunque nel nostro cervello: la domanda – ha affermato la presidente Ucei Noemi Di Segni – è cosa si farà di quelle immagini: si girerà ancora la testa dall’altra parte?”.Da Di Segni è arrivato anche un appello a sospendere ogni finanziamento verso le organizzazioni internazionali che foraggiano il terrore e contribuiscono all’odio verso Israele. “È stata violata una frontiera non solo morale, ma anche fisica, dell’Occidente.
Di ciò deve essere consapevole ogni cittadino di questo paese”, ha sottolineato il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni. Fino alla proclamazione dello Stato di Israele nel novembre del 1947 gli ebrei di Roma non passavano sotto questo arco “per non sentire la vergogna di quello che era successo”, ha ricordato Di Segni, evocando la distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme ad opera di Tito e delle sue truppe. “Se siamo qui”, ha quindi detto, “è per capire che il popolo ebraico ha passato sciagure terrificanti, ma da queste sciagure si è sempre ripreso”. “Noi”, ha affermato il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun, “siamo ‘il popolo del libro’ e, sempre in tema di libri, quello ‘laico’ che ci è più sacro è la Costituzione: lì si afferma che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”. In questo senso “il parallelismo con la carta costitutiva di Hamas toglie il fiato, con il suo proposito di creare uno Stato musulmano senza la presenza di ebrei”. Il sindaco Roberto Gualtieri ha parlato di “attacco vergognoso e vigliacco”. Un’azione esecrabile “di per sé, ma che acquisisce un valore particolare perché rappresenta un atto di violenza, prevaricazione, antisemitismo”. A testimoniare vicinanza a Israele sono stati tra gli altri anche i politici Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), Alessandro Alfieri (PD), Riccardo Molinari (Lega), Mara Carfagna (Azione), Matteo Renzi (Italia Viva), Maurizio Lupi (Noi Moderati), il console onorario di Israele per Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna Marco Carrai, i giornalisti Pierluigi Battista, Giuliano Ferrara e Giulio Meotti, Riccardo Pacifici per la European Jewish Association.
Copyright foto, Lucilla Efrati @Ucei