6 Ottobre 2023

Roma, scritte e svastiche comparse sui muri dei licei Tasso e Righi

Fonte:

La Repubblica edizione di Roma

Autore:

Valentina Lupia

Righi, minacce di morte

“Fulvio attento”

E al Tasso scritte naziste

Allo scientifico il bersaglio è stato un militante del collettivo di sinistra Mentre in via Sicilia sono apparse frasi inneggianti a Hitler

Una minaccia di morte rivolta a uno studente sul muro del liceo Righi e poi scritte come “Heil Hitler” («Salute, Hitler”) e “Roma è fascista” su quelli del Tasso, proprio accanto. Sono le parole comparse nella notte, insieme a svastiche e croci celtiche, fuori dalle due scuole vicino a Villa Borghese. A via Campania nostalgici del regime hanno scritto «Fulvio attento» e vicino hanno disegnato un uomo impiccato e una croce celtica. Una chiara minaccia di morte rivolta a un esponente del collettivo di sinistra dello scientifico. «Facendo politica so che prima o poi frasi simili sarebbero arrivate — spiega — Ma non mi aspettavo di trovarle sul muro di scuola». Probabilmente sporgerà denuncia. La dirigente Cinzia Giacomobono è preoccupata e spera che «vengano installate telecamere lungo il perimetro» del liceo. «Siamo rimasti allibiti — spiega — Stamattina le scritte verranno cancellate e mi auguro che non ci sia una escalation con toni sempre più alti e del tutto estranei a un ambiente scolastico che vuole trasmettere valori e pensiero critico». Altre volte «sono venute fuori parole inneggianti l’una o l’altra fazione, ma mai con minacce a persone». Anche al Tasso, in via Sicilia, sono comparse delle scritte ed è probabile che a realizzarle siano state le stesse mani: giovani militanti di gruppi d’estrema destra. «Il Tasso è antifascista», hanno tagliato corto gli studenti del collettivo politico del liceo. Il preside Paolo Pedullà ha «avvertito le forze dell’ordine, che hanno rilevato quanto accaduto». E «nei prossimi giorni, attingendo ai fondi del bilancio, faremo rimuovere le scritte», aggiunge Piero Petrucci, il direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga) del classico. Secondo gli studenti le frasi che celebrano Adolf Hitler sono la risposta a «un’azione di lunedì scorso in solidarietà con i licei Machiavelli e Virgilio», dove alcune persone appartenenti a gruppi di estrema destra si erano presentate per un “picchetto” e per consegnare volantini. «Abbiamo fatto un paio di interventi al megafono — aggiunge Fulvio Pellini, il minacciato, appena diciottenne — per ribadire che la nostra scuola ripudia, come la nostra Costituzione, il fascismo e l’odio che porta. Cose giustissime da dire e assolutamente inattaccabili. E invece mi sono ritrovato a leggere minacce di morte scritte sui muri della mia scuola, dove da 5 anni combatto per i diritti di tutti». Quello che «ho ricevuto non è solo un attacco a me, ma a tutti noi, alle nostre attività, alla nostra libertà, alla nostra Repubblica e alla Costituzione: io ho solo avuto la sfortuna che sapessero il mio nome». E «non è vero che il fascismo è morto, che oggi ne siamo liberi». A condannare l’accaduto anche il ministro dell’Istruzione Valditara: «Il fascismo va combattuto come impongono la Costituzione e la legge penale.

Fonte dell’immagini: La Repubblica