Fonte:
HuffPost Italia
Autore:
Andrea Molle
Il recente arresto di alcuni esponenti del cosiddetto “Ordine di Hagal”, operato dai Carabinieri del Reparto Operativo Speciale (ROS) durante un’operazione di constrasto delle organizazioni eversive di stampo neonazista, richiama l’attenzione su un fenomeno decisamente minoritario, ma non per questo meno inquietante: il neonazismo esoterico.
In genere, quando si parla di neonazismo ci si riferisce ad una galassia di sigle che si richiamano all’ideologia politica che affonda le proprie radici nell’esperienza nazi-fascista. Per quanto questa ideologia possa suscitare giustamente ribrezzo, essa si situa comunque all’interno di uno spettro di estremismo politico tendenzialmente secolarizzato e dagli obiettivi estremamente pragmatici. All’interno di questo mondo, troviamo però alcuni gruppi e organizzazioni che non si limitano a obiettivi mondani, ma si ricollegano anche agli aspetti più propriamente spirituali, o religiosi, del fenomeno nazista. Possedendo una dimensione escatologica e promuovendo un sentimento assoluto di lealtà, questi gruppi sono pertanto molto più difficili da contrastare delle loro controparti politiche.
Storicamente, come sottolineano gli ottimi lavori dello storico Ernesto Galli Della Loggia, il nazismo stesso riposa su una matrice esoterica “ariosofica”, introdotta tramite la Società Thule, che ha influenzato diversi concetti fondanti e molti dei suoi esponenti di spicco, tra i quali gli stessi Adolf Hitler e Heinrich Himmler. L’uso di simboli ed elementi esoterici è fondamentale per comprendere il fascino del neonazismo, e delle altre forme di neofascismo, nel periodo successivo al 1945.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con il risorgere dell’ideologia (neo)nazista, questi elementi sono infatti riaffiorati tra le fasce pseudo-intellettuali del movimento che non si volevano appiattire sulle posizioni dei cosiddetti “skinhead”. Quest’ultimi venivano ritenuti molto utili come braccio armato, ma allo stesso tempo considerati rozzi e inadeguati a formare la futura nuova leadership. Questi intellettuali spiritualisti, tra i quali ricordiamo ad esempio il famigerato Charles Manson, lungi dall’essere innocui iniziarono a mischiare nozioni della teosofia, una filosofia religiosa mistica fondata nel XIX secolo che influenzò anche alcuni nazisti tedeschi, con credenze pagane, principalmente greco-romane e nordiche, ma anche il misticismo cristiano, nella sua variante razzista che riteneva che gli ebrei discendessero biologicamente da Satana e che le persone di colore non avessero l’anima, la Cabala ebraica e infine l’induismo e l’ecologismo militante.
L’uso di questi nel riformulare l’ideologia neonazista del dopoguerra è dettato anche da un’altra esigenza e cioè la necessità, soprattutto negli anni 70, di competere con altri movimenti spirituali e religiosi come le sette orientali o i movimenti di rinnovamente cristiano fornendo allo stesso tempo un’alternativa alla secolarizzazione della politica portata avanti, ad esempio, dal partito comunista. Per questo, proprio nel periodo tra gli anni 70 e 80 assistiamo ad un fiorire di sigle come ad esempio l’Ordine dei Nove Angoli, il Sole Nero e la Atomwaffen Division. Movimenti che negli anni hanno poi influenzato, magari indirettamente, anche altri famosi personaggi del mondo insurrezionalista pseudo-religioso come Timothy McVeigh e David Koresh.
Tornando all’Ordine di Hagal, esso si inserisce perfettamente in questo solco pseudo-religioso ricombinando elementi di neopaganesimo con l’antisemitismo e il suprematismo bianco. Hagal è infatti il nome di una runa che, almeno nell’interpretazione presentata dall’occultista austriaco Guido von List, il cui lavoro esercitò un’influenza significativa sull’ideologia del partito nazista tedesco, simboleggiava la fede nell’idea di suprematismo ariano e per questo motivo era usata anche dalle SS. Oltre a von List, tra le altre figure di spicco cui il movimento si ispira apertamente troviamo anche David Lane, uno dei fondatori del gruppo suprematista neopagano americano The Order, attivo all’inizio degli anni 80 del secolo scorso e ispiratore dell’alt-right americana. Infine, Léon Degrelle nazista belga e figura chiave per lo sviluppo del neonazismo europeo postbellico.
Fino al Dicembre 2022, data in cui gli inquirenti avevano sottoposto questa organizzazione a indagini e operato diversi arresti, l’Ordine di Hagal si presentava al pubblico come un’organizzazione “spirituale”, incitando alla lotta per la preservazione di sedicenti valori tradizionali europei, ma allo stesso tempo diversi suoi membri erano coinvolti in attività di stampo criminale come, ad esempio, prendere parte a campi di addestramento paramilitare nell’Europa dell’Est, cosa che suggerisce un interesse per sviluppare la capacità logistica e operativa per compiere azioni violente, o tessere le fila di un network transazionale che vedeva inclusi gruppi neonazisti operanti nell’Europa occidentale, l’Ucraina e le organizzazioni suprematiste e le PMC attive in Russia e legate al Cremlino.
Non sorprende inoltre apprendere che Hagal è vicino anche al mondo No-Vax, probabilmente per attirare l’attenzione di nuovi potenziali membri, e più in generale alle teorie della cospirazione. Per concludere, sebbene si tratti di gruppi di per sé molto piccoli, non va affatto sottovalutato il ruolo che possono avere in quelle reti più ampie che sono alla base di diverse dinamiche di destrabilizzazione sociale e che rischiano oggi di compromettere la stabilità del mondo occidentale.
Copyright dell’immagine: HuffPost