Fonte:
Il Mattino di Basilicata
Lavello, popoloso comune dell’Area nord della Basilicata, è pronta per voltare pagina dopo l’Amministrazione Altobello? Verso le prossime elezioni comunali, nella tornata del 14 e 15 maggio, lo scenario appare incerto e visto lo stato attuale delle cose quanto più nebuloso possibile. Complice un centrosinistra spaccato e in forte difficoltà, il centrodestra lucano da tempo ha nel mirino di proseguire un percorso, definito dai suoi esponenti a più riprese “virtuoso”, che ha portato nel giro di pochi anni ad uno stravolgimento nella geografia politica regionale. Tra i principali comuni lucani, se Matera è passata in mano grillina, l’affermazione del centrodestra è stata importante negli altri comuni di “peso”: la città capoluogo, Melfi, Policoro, Avigliano, Corleto Perticara. In questo scenario, Lavello con i suoi circa 13mila abitanti, sesto comune della Basilicata, sarebbe la ciliegina sulla torta. Resta l’incognita dei partiti e della capacità di saper fare sintesi, in primis per il bene della comunità e in secondo luogo per la coalizione. C’è Fratelli d’Italia, partito di governo nazionale e regionale e anima del centrodestra che si starebbe portando avanti con il lavoro caldeggiando una candidatura autonoma e ritenuta, stando alle voci raccolte in paese, divisiva e poco aderente alle reali aspettative della cittadinanza e dei militanti che amano definirsi moderati. Proprio questo aspetto viene sollevato da chi vorrebbe avvicinarsi ai Meloniani ma desiste convintamente e contesta al coordinatore cittadino della sezione di Lavello di Fratelli d’Italia, Antonio Di Vietri, nelle grazie del senatore Gianni Rosa, un estremismo ancorato al ventennio con richiami a mezzo social alla marcia su Roma, a Predappio, al duce e messaggi antisemiti e contro la giornata della memoria, non giustificato e di cattivo gusto. Un estremismo di matrice fascista che mina in primis la credibilità del partito e in secondo luogo la tenuta della coalizione in vista della prossima tornata elettorale che potrebbe anche clamorosamente sfaldarsi. Da tempo il problema della sezione lavellese è sul tavolo del segretario provinciale Giuseppe Giuzio e risulta anche c he sia stata accarezzata più volte l’idea di un commissariamento.
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