Fonte:
La Repubblica
Autore:
Giulio Cardone, Tommaso Fefe
Lo studio sulle big della Serie A: Il conto del tifo violento le multe non fanno male
Dal 2017 le 8 grandi hanno dovuto pagare 1,6 milioni in tutto a causa dei loro tifosi: una media inferiore a 40 mila euro a stagione per club
Roma – Il tifo violento è costato alle grandi della Serie A oltre un milione e mezzo nelle ultime cinque stagioni. Il conto complessivo delle multe pagate da Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, Lazio, Atalanta e Fiorentina da agosto 2017 a oggi per cori beceri e discriminatori, lanci di oggetti in campo, utilizzo di laser, fumogeni e petardi ed esposizione di striscioni dal contenuto offensivo ammonta a 1.631.500 euro. I provvedimenti della giustizia sportiva testimoniano quanto il problema sia diffuso su ampia scala. Ma se la cifra complessiva è imponente, la media per club finora è inferiore a 40 mila euro a stagione. L’ultimo esempio in ordine cronologico è rappresentato dagli episodi di antisemitismo prima, durante e dopo il derby della Capitale. I saluti romani, la maglietta inneggiante a Hitler e lo stendardo con i gerarchi nazisti sono costati il Daspo a quattro tifosi, 6 mila euro alla Lazio e 4 mila alla Roma. Le due squadre romane quest’anno hanno già totalizzato rispettivamente 65 e 64 mila euro di multe. Per i biancocelesti si tratta del record negativo negli ultimi sei anni. Per i giallorossi invece è un andamento in linea con le ultime stagioni. La Roma è infatti la squadra più multata tra le big del campionato: dalla stagione 2017-18 ha totalizzato 357 mila euro di multe per i comportamenti dei propri sostenitori sugli spalti. Al secondo posto, con quasi 60 mila euro in meno, c’è l’Atalanta, che ha pagato 299 mila in ammende. Terza piazza per il Napoli a 279 mila. La quarta tifoseria “più cattiva” è quella dell’Inter, costata alle casse nerazzurre 174 mila euro. Seguono il Milan a 151 mila, la Lazio a 150 mila, la Juventus a 117 mila e la Fiorentina a 103 mila. Il bacino d’utenza non sembra un fattore influente: non è vero, in altre parole, che chi ha più tifosi totali ha anche una percentuale maggiore di frange facinorose. Il discorso è semmai più legato a quanto siano vistosi certi comportamenti rispetto ad altri. Il lancio di fumogeni e l’utilizzo di materiale pirotecnico costano in media tra i 2 mila e i 6 mila euro. Si sale invece tra i 10 mila e i 15 mila se a essere bersaglio del lancio di oggetti o di materiale esplosivo sono i tifosi nel settore ospiti. I “cori beceri” valgono 5 mila euro per ogni esecuzione, che deve essere udita e riportata a verbale dagli ispettori federali. Per gli ululati razzisti e per gli episodi di violenza a pesare e richiamare l’attenzione mediatica, più delle multe, sono invece le conseguenti chiusure dei settori degli stadi. In ordine cronologico l’ultimo caso è stato quello dei buu a Umtiti in Lecce-Lazio da parte di circa mille tifosi ospiti. I biancocelesti giocarono la successiva gara con la Curva Nord chiusa. La tifoseria laziale non è l’unica a essere finita più volte sulle prime pagine per comportamenti di matrice razziale. Tra squalifiche sospese per un anno con la condizionale e pene invece da subito effettive, dal 2017 ai biancocelesti è successo tre volte come anche all’Inter, più una a testa per Juve, Roma e Atalanta. L’ammontare viene raccolto in un fondo della Lega Serie A che finanzia progetti benefici, per favorire lo sport tra i bambini.
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