Fonte:
Il Giorno edizione di Milano
Autore:
Giulia Bonezzi
II provveditore sospende il professore negazionista
Milano, il docente di Diritto Pietro Marinelli aveva interrotto lo spettacolo su Goebbels a cui aveva portato gli studenti del Curie Fra due settimane sarà ascoltato. Ma sui social insiste con i post
Milano. È stato sospeso in via cautelare dall’insegnamento Pietro Marinelli, il professore di Diritto dell’Istituto Curie-Sraffa di Milano che il 26 gennaio, vigilia del Giorno della Memoria, ha interrotto uno spettacolo teatrale al quale aveva accompagnato una classe terza dell’indirizzo tecnico-turistico, contestando l’attrice che declamava i numeri delle vittime del nazismo – numeri che sono storia, come i sei milioni di ebrei ammazzati nei campi di sterminio – urlando: «Questa è la vostra verità, dite solo quello che vi fa comodo, ingigantite completamente i numeri. Questa è ideologia». Le reazioni alla performance del professore – che alcuni studenti, non i suoi, avrebbero scambiato inizialmente per parte dello spettacolo – allo Spazio Teatro 89 durante la rappresentazione di “Herr Doktor” (un testo sulla figura di Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich) non si erano fatte attendere: i colleghi dell’istituto di via Fratelli Zoia avevano scritto una lettera per dissociarsi, la preside al teatro per scusarsi con gli attori, e anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara aveva chiesto una relazione e chiarito: «Negare l’Olocausto è incompatibile con qualsiasi ruolo pubblico, ancor peggio nei luoghi deputati all’educazione dei giovani». «La vicenda non sarà sottovalutata – aveva promesso il provveditore di Milano Yuri Coppi – ma ci muoveremo secondo le regole, a partire dalla possibilità di attivare procedimenti disciplinari». La promessa è stata mantenuta: dall’Ufficio scolastico territoriale confermano che l’ex Provveditorato regionale ha disposto, su richiesta di quello di Milano, la sospensione cautelare del professor Marinelli, che ha fatto partire l’iter. Tra almeno tre settimane, il docente potrà essere ascoltato per difendersi dalle contestazioni, quindi l’Ufficio scolastico territoriale deciderà se archiviare la sua posizione o se procedere, invece, con un provvedimento disciplinare. Non è la prima volta che il professor Marinelli finisce nei guai (e sui giornali) per le dichiarazioni davanti agli studenti: cinque anni fa era stato trasferito per incompatibilità da un istituto di Corsico all’Itis Conti di Milano, al termine di una querelle con una studentessa musulmana che non si era alzata al suo ingresso in aula spiegandogli di essere stanca a causa del digiuno osservato durante il Ramadan, e alla quale il docente aveva espresso giudizi critici nei confronti della pratica religiosa. Sul profilo Facebook in cui si definisce «il cattivo cattivissimo, capo dei vampiri e Re dell’Istituto», tra condivisioni di post che incolpano l’America dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin o elencano «le minacce ai non vaccinati» attribuite a diversi personaggi pubblici, l’insegnante il 1° febbraio teneva a far sapere che «con una delle mie classi quinte stiamo facendo un lavoro sul “La banalità del male”, famoso libro scritto da Hannah Arendt (sul processo ad Eichmann, l’uomo della “Soluzione finale”, ndr); io gli ho fatto vedere un pezzo del film girato da Margarethe von Trotta, che vi ripropongo, come esempio di onestà intellettuale». Ma mercoledì mattina sul profilo è comparso il seguente post: «A proposito di genocidio… Per chi voglia sapere chi ha “inventato” il genocidio sistematico di popoli interi, con lo sterminio di “ogni essere vivente”, “non se ne salvò neppure uno”, etc etc., consiglio la lettura di Giosuè, soprattutto il capitolo 10, dai versetti 28 a 40».