Fonte:
www.mosaico-cem.it
Autore:
Ilaria Myr
Inaugurato alla Stazione Centrale di Milano un totem dedicato al Memoriale della Shoah
Era il 6 febbraio 1944 quando il convoglio diretto ad Auschwitz partito il 30 gennaio del 1944 dalla Stazione Centrale di Milano arrivò ad Auschwitz: e proprio oggi, 6 febbraio, è stato inaugurato dentro la Stazione milanese un totem multimediale dedicato al Memoriale della Shoah, in corrispondenza del Binario 21, sotto al quale si trova il Memoriale. Alla solenne cerimonia hanno partecipato, oltre alla senatrice Liliana Segre, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris e il presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach. L’apposizione del totem segue, in ordine di tempo, la sistemazione dentro alla Stazione di alcuni cartelli che indicano come arrivare al Memoriale.
Sala: “Milano è qui a fare la sua parte”
“Grazie alla senatrice, Milano è qui a fare la sua parte – ha dichiarato il sindaco Sala -. Questo è uno dei luoghi più frequentati di Milano, e da qui deve partire il nostro messaggio. Quest’anno più che mai sono contento della partecipazione della città al giorno della memoria, come hanno dimostrato le lunghe file al memoriale. La costruzione di una memoria condivisa nasce dal contributo di tutti. Solo così possiamo costruire società sempre più libera tollerante e democratica”.
“Gli anni passati non devono attenuare il ricordo di ciò che è stato – ha spiegato l’ad di Ferrovie dello Stato Ferraris -. Non dobbiamo permettere che l’indifferenza faccia ancora parte del nostro vivere quotidiano. Per questo presentiamo oggi il nuovo totem, per informare viaggiatori e invitare a visitare memoriale per tenere sempre viva memoria della Shoah”.
Il Memoriale: quest’anno oltre 50.000 studenti
Il presidente del Memoriale Roberto Jarach ha poi ricordato le tappe che hanno portato alla realizzazione del memoriale, dal lontano 1996, anno in cui con la Comunità di Sant’Egidio e l’associazione Figli della Shoah la comunità ebraica di Milano ha cominciato a fare incontri con i giovani per fare conoscere il, luogo e la storia, al 2004, quando le Ferrovie dello Stato diedero la disponibilità a concedere gli spazi. “Nel 2007 è stata creata la Fondazione Memoriale della Shoah e da lì è partito il progetto, con solo il 30% dei fondi necessari…ma il nostro sforzo è stato premiato – ha raccontato -. In tempi recenti grazie alla regione Lombardia e al Min istero della cultura abbiamo potuto completare la Biblioteca del Centro di documentazione ebraica contemporanea, inaugurata a maggio. Oggi possiamo dire che supereremo le 50.000 visite di studenti. Inoltre, il Memoriale è entrato nel progetto dei luoghi della memoria voluto da Milena Santerini, a cui le Ferrovie dello Stato partecipano per agevolare i viaggi della memoria nei luoghi italiani”.
Il ministro Sangiuliano ha poi ringraziato sentitamente la senatrice Segre “per averci aperto gli occhi sulla necessità di fare conoscere il memoriale anche all’interno della stazione, ho colto subito contattando il dott. Ferraris di FS”.
Liliana Segre: “in questo giorno triste, ricordo anche chi ci diede la libertà”
Commovente e intenso l’intervento di Liliana Segre, che trovandosi di fronte il console americano a Milano, ha voluto ricordare la liberazione dalla prigionia, che iniziò invece quel 6 febbraio.
“La liberazione da una prigionia di milioni di innocenti era un sogno, qualcosa di lontano, ottimista, inimmaginabile, incredibile, e ci volle un anno e mezzo per abituarsi, in cui si sentono gli urli, i richiami, in cui si vede ancora il riflesso del fuoco e si è increduli di essere ancora vivi. E di colpo nell’ignoranza mia, e nell’impossibilità di ascoltare una radio o leggere un giornale da mesi, improvvisamente ti trovi davanti a un camion su una strada tedesca del nord della Germania, di ragazzi abbronzati che buttavano frutta secca, sigarette scatolette, allegri e felici di avere vinto la guerra, con grande generosità. Immediatamente coprirono i fiumi con dei ponti e costruirono ospedali da campo, e immediatamente io stessa fui visitata e curata. Perché quindi non ricordare la liberazione da questo luogo da cui si partì, dentro a quei vagoni, stipati, senza sapere dove saremmo andati per ignota destinazione, e quella disperazione e le preghiere?
Essendo così vecchia oggi, ed essendo stata tanto fortunata perché ho poi scoperto la vita, l’amore, la maternità, essere diventata nonna e avere grandi soddisfazioni che quella ragazzina non avrebbe mai immaginato, in una giornata come questa in cui i ricordi sono colorati, come un sogno colorato, in quel giorno in cui abbandonai per sempre la mano sacra di mio padre per andare, colpevole solo di essere nata, in quel luogo orribile a cui si arrivava partendo da qui, milanese, cresciuta e nata a fianco al carcere di San Vittore mai avrei immaginato di trovarmi ad Auschwitz. Ma l’incontro con il console americano mi fa tornare in technicolor l’incontro straordinario che voleva dire libertà, parola che non va mai dimenticata, che fa parte di noi. Per questo gli americani non vanno mai dimenticati, quei ragazzi in technicolor che buttavano cibo anche ai tedeschi.
In questa giornata di grande dolore per me dobbiamo ricordare che ai grandi dolori di solito c’è una fine. E oggi è bello che dalla mia stazione da cui sono partita ci sia finalmente un punto in cui si ricordi quelle centinaia di persone non solo ebrei, ma anche persone che fecero la scelta coraggiosa di essere anti quel regime, pagando con la vita. E che questo segnale ina una stazione importante come quella Milano. Sono sicura che i viaggiatori passando davanti al totem abbiano un pensiero perché siamo rimasti pochissimi a testimoniare ‘io c’ero al binario 21’.”
Dopo lo svelamento del totem, il Ministro Sangiuliano si è recato in visita al memoriale della Shoah.