Fonte:
Repubblica
Autore:
Zita Dazzi
Liliana Segre lo chiedeva da 30 anni e da oggi finalmente alla stazione Centrale di Milano sono arrivate le nuove segnaletiche per arrivare al Memoriale della Shoah, il “museo” sorto attorno al Binario 21, da dove la senatrice a vita fu deportata a 14 anni verso Auschwitz, assieme a suo padre Alberto.
L’iniziativa è stata possibile grazie a un accordo con Grandi Stazioni che ha fatto posizionare i cartelloni in diversi luoghi della Centrale per spiegare a chi si trova a passare da quelle parti come si raggiunge piazza Safra 1, che è uno slargo di via Ferrante Aporti, dove c’è l’ingresso del Memoriale.
Il Memoriale della Shoah alla Stazione Centrale è chiaramente indicato
“Da oggi il Memoriale della Shoah alla Stazione Centrale è chiaramente indicato nelle varie aree della Stazione. Un grazie sentito al team di Grandi Stazioni che ha preso a cuore la questione e portato a termine il lavoro. Il tutto in tempo per il Giorno della Memoria del 2023″ scrive in un post su Facebook Andrea Jarach, sostenitore dell’istituzione, pubblicando le foto delle nuove insegne. A giorni verrà anche installato un totem informatico che conterrà la storia del Memoriale e del Binario 21, che come è noto era un binario sotterraneo dove venivano caricati i vagoni bestiame con i prigioneri ebrei destinati al campo di sterminio.
Liliana Segre: Trenta anni fa ho cominciato a chiedere l’installazione dei cartelli”
Ancora ieri, a Palazzo Marino, la senatrice Segre, ha ricordato che 30 anni fa aveva cominciato a chiedere l’installazione dei cartelli per far sapere ai viaggiatori che cosa celava il grande ventre della Stazione. “Tra qualche giorno in stazione centrale ci sarà un totem che indica dove si trova il binario da cui partivano i deportati, “ma ne parliamo da 30 anni. Adesso apparirà una cosa fissa in stazione Centrale, anche se io mi accontentavo di un cartello” – ha detto seduta accanto al sindaco Sala – . “Come mai? Perché ho rotto le scatole, perché sono noiosissima e mai contenta. E così a 92 anni, prima di morire, vedo il mio tram ‘travestito’, sul quale non posso più salire perché ho la scorta perché do fastidio”.
La Comunità di Sant’Egidio invita a fare memoria di tutti coloro che furono deportati dalla Stazione Centrale
Intanto la Comunità di Sant’Egidio invita a fare memoria di tutti coloro che furono deportati dalla Stazione Centrale il 30 gennaio 1944 e nei mesi successivi, con il tradizionale incontro al Binario 21, alla presenza di Liliana Segre. Quest’anno ci saranno l’ex magistrato Gherardo Colombo, Rav Alfonso Arbib (Rabbino Capo di Milano), Roberto Jarach (Presidente Fondazione Memoriale della Shoah di Milano), Walker Meghnagi (Presidente Comunità Ebraica di Milano), Elisa Giunipero (Sant’Egidio). Per affermare il rifiuto dell’indifferenza verso le tragedie attuali, si ascolterà la testimonianza di un rifugiato dall’Afghanistan, scappato dai talebani grazie ai corridoi umanitari di Sant’Egidio, ora studente universitario a Milano. Una rappresentante dei Giovani per la Pace, movimento giovanile di Sant’Egidio, leggerà alcuni brani sul valore della memoria. Le note del musicista rom Jovica Jovic ricorderanno lo sterminio dei rom e dei sinti. Un coro di studenti del liceo Carducci di Milano accompagnerà la commemorazione con canti e musiche.
La commemorazione giunge quest’anno alla sua ventisettesima edizione consecutiva
La commemorazione giunge quest’anno alla sua ventisettesima edizione consecutiva, da quando – il 30 gennaio 1997 – la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica, insieme con Liliana Segre, e poi negli anni anche con Nedo Fiano e Goti Bauer, si ritrovarono per fare memoria della deportazione nel luogo da cui partirono i convogli per i campi di sterminio che allora era un umido e buio sotterraneo; da quel ricordo, ripetuto ogni anno, è nata l’idea del Memoriale della Shoah.