Fonte:
www.mosaico-cem.it
Autore:
Michael Soncin
Germania: rimosso il pannello antisemita dalla mostra Documenta
Un grande striscione raffigurante da una parte l’immagine di un militare rappresentato con le sembianze di un maiale, con la scritta Mossad e la stella di David sui capi d’abbigliamento, dall’altra quella di un ebreo ortodosso, riconoscibile per i peyot – i riccioli laterali –, dagli occhi iniettati di sangue, con disegnate le zanne e il logo delle SS sul cappello.
Siamo a Kassel in Germania, cittadina dove ogni 5 anni ha luogo Documenta, una della più grandi esposizioni di arte contemporanea di livello mondiale, ospitante le opere di oltre 1500 artisti, con un numero di visitatori che tocca il milione di persone.
È proprio lì pochi giorni prima di essere inaugurata che si trovano nel bel mezzo di molte altre, le due immagini sopracitate, esplicitamente intrise di odio antiebraico, che non sono potute sfuggire, soprattutto ad un occhio più sensibile e vigile.
Tante le critiche che hanno fatto sì che il pannello venisse rimosso. Il pannello in questione è stato realizzato da un collettivo di artisti indonesiani Taring Padi. Tra l’altro l’edizione odierna di Documenta è sotto la curatela artistica di Ruangrupa, un altro collettivo di artisti originari dall’Indonesia che già in precedenza era stato criticato per aver incluso collettivi di artisti antisionisti (conosciuti per i legami con il BDS, il movimento per il boicottaggio di Israele).
Raffigurazioni che ci riportano indietro negli anni, ricordandoci molto chiaramente le calunnie contenute ne I protocolli dei savi di Sion, per arrivare poi alle immagini contenute nelle riviste della propaganda nazista.
Tiepide per non dire sterili le scuse degli organizzatori, che come riporta il Times of Israel si sarebbero scusati dicendo che il pannello è stato “frainteso”. Invece l’ambasciata israeliana a Berlino si è chiaramente detta “sconvolta per gli elementi antisemiti”, e che “tutto ciò non ha nulla a che vedere con la libertà d’espressione, ma sono matrice di un antisemitismo di vecchio stile”.
“Bisogna chiarire come sia stato possibile installare un murale con raffigurazioni antisemite” ha affermato la ministra della cultura tedesco Claudia Roth.
La quindicesima edizione di Documenta si protrarrà fino a settembre. Tra i possibili grandi assenti il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier che ha dichiarato – visto l’accaduto – di pensare di non partecipare all’evento.