Fonte:
Moked.it
“Lotta alla distorsione, una rete europea”
Da tempo l’International Holocaust Remembrance Alliance ha messo al centro della sua agenda il contrasto alla distorsione della Shoah in ogni sua forma e variante. Un tema di drammatica attualità come l’aggressione russa all’Ucraina dimostra pressoché ogni giorno attraverso la retorica indegna della “denazificazione”. Proprio in quella direzione va il lavoro dei delegati di 35 Paesi impegnati in questi giorni a Stoccolma nella prima sessione plenaria della presidenza svedese dell’Alleanza. “La solidarietà dell’Ihra all’Ucraina è senz’altro uno dei temi più significativi che stiamo elaborando. La nostra vicinanza è forte e riguarda anche i luoghi della Memoria colpiti, come ad esempio Babyn Yar” sottolinea l’ambasciatore Luigi Maccotta, capo delegazione per l’Italia. Al suo fianco a Stoccolma anche Gadi Luzzatto Voghera, Simonetta Della Seta, David Meghnagi, Michele Sarfatti e Anna Piperno.
La lotta alla distorsione parte da lontano, sottolinea Maccotta. E vede l’Italia protagonista di un impegno di largo respiro e in più ambiti (a partire da quello educativo). È il caso, ricorda, del convegno “Distorsione e banalizzazione della Shoah. Il Documento Ihra Recognizing and Countering Holocaust Distorsion” svoltosi negli scorsi mesi a Roma e occasione per illustrare la recente traduzione in italiano del documento operata da parte di un gruppo di lavoro coordinato da Della Seta. In continuità e nel segno anche di quel che già il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aveva detto all’International Forum per la lotta contro l’antisemitismo di Malmoe di ottobre, nel corso del quale aveva ribadito come l’istruzione sia lo strumento più potente “per combattere ogni forma di negazione e distorsione della Shoah e allo stesso tempo per arginare odio e nuovi razzismi”. Lo stesso Maccotta relazionerà sullo sforzo intrapreso dall’Italia durante la riunione plenaria di giovedì. Intanto, tra i motivi di soddisfazione, segnala il fatto “che la rete Ihra si sta allargando sempre di più, per un totale oggi di 35 Paesi”. Allargamento anche sul piano delle risorse, con un aumento contributivo che coinvolge ciascun Paese rappresentato (per l’Italia la cifra è quasi raddoppiata). “Ci stiamo rafforzando, professionalizzando, istituzionalizzando. E questo, per una realtà come la nostra, è molto importante”.