Fonte:
Moked.it
Cattive maestre
Le favole per bambini sono state spesso uno strumento ideologico non neutro. Abbiamo oggi un nuovo esempio che reintroduce – senza renderla esplicita – la figura dell’ebreo negativo con tutti gli orpelli della classica retorica antisemita: il nasone e l’aspetto repellente, la bramosia di denaro e ricchezza, l’ostilità verso la società pura primigenia e il complotto segreto. Il testo è di Manuela Marchese, che pare essere un’insegnante della scuola primaria. Il titolo è “Il magico mondo di boscosereno” (edizioni PAV 2022). Tutto funziona a meraviglia, a prima vista. Colori pastello, immagini eteree, pagine e pagine di descrizione di un bosco fatato che vive in serenità, popolato da animaletti felici e colmo di fiori. Quando all’improvviso tutto viene inspiegabilmente minacciato dall’opera di un essere viscido e losco. I ricercatori dell’Osservatorio Antisemitismo ne rilevano i tratti caratteristici: “Il cattivo della fiaba è tale ‘nasotalpa’, una talpa i cui caratteri riprendono quelli della più frusta stereotipizzazione giudeofobica, anche i suoi tratti somatici – seppure mal disegnati – sono quelli tipici della vignettistica contro gli ebrei; l’altro cattivo è ‘gnomorosso’, caricatura del bolscevismo”. I due, in combutta fra loro, avvelenano e vogliono spegnere la fiamma eterna (che ricorda quella del MSI) della tradizione che tiene vivo il mondo fatato di boscosereno. Il tutto passerebbe inosservato se non fosse che l’autrice imperversa nel mondo dei social con il nickname di Manu Manu, sostenendo in maniera del tutto esplicita la propaganda negazionista. Anche sui social la nostra integerrima educatrice sostiene l’idea di un mondo sereno, minacciato dall’alta finanza ebraica che diffonde menzogne. Rappresenta ad esempio la stella di David a cui fa seguire frasi come questa: “Sei punte come s€i mln di frottole”. A cui fa seguire lunghe spiegazioni sulla persecuzione dei tedeschi ad opera della finanza mondiale cui Hitler si sarebbe opposto con successo. In pratica, si tratta di una convinta neonazista. Che scrive fiabe e forse insegna ai bambini nella scuola primaria, nell’Italia antifascista del 2022. di Gadi Luzzatto Voghera