Fonte:
Corriere della Sera
II coordinatore di FI «Cittadinanza a Mussolini, ne sono fiero» Caso ad Anzio
«Allora perché non revocare la cittadinanza di Anzio anche a Nerone? Quello addirittura bruciò Roma!», si schermisce Vincenzo Capolei, coordinatore provinciale di Forza Italia. «Io non sono fascista, da sempre combatto violenza e razzismo. Ho scritto il post su Mussolini, cittadino onorario di Anzio dal 1924, perché mi sono sentito offeso come anziate: la grande scrittrice Edith Bruck ha rifiutato il nostro Premio per la pace perché Anzio non ha mai revocato la cittadinanza al Duce. Ma che c’entra?». Sarà, però il post pubblicato da lui due giorni fa è inequivocabile: «Benito Mussolini cittadino di Anzio!! Ne sono fiero!! La storia non si cancella». Così è insorta l’Anpi e ha reagito anche il senatore e segretario Pd del Lazio, Bruno Astorre: «Parole vergognose. Forza Italia prenda le distanze da Capolei». Sembra una replica del caso Durigon, il leghista che voleva intitolare il parco di Latina ad Arnaldo Mussolini. Pure il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, è della Lega: «Ma io vengo dal Msi», obietta Capolei.