Fonte:
www.informazionecorretta.co
Autore:
Giovanni Quer
I cavalieri di al-Aqsa: un video game che insegna a uccidere
Nidal Munir Saleh Najm, brasiliano di 37 anni, ha prodotto assieme al padre e al fratello un nuovo videogioco “Cavalieri di al-Aqsa” (Fursan al-Aqsa in arabo). L’eroe del videogioco è Ahmed, giovane palestinese che dopo un periodo nelle prigioni israeliane si unisce all’organizzazione “Cavalieri di al-Aqsa”, per combattere il nemico sionista. Il videogioco popolarizzerà tra i giovani la cosiddetta resistenza palestinese contro l’usurpatore sionista. Questo è l’obiettivo del creatore, che vuole far conoscere la causa palestinese nel linguaggio più comune, quello della realtà digitale. In un’intervista a “Quds Press” Nidal Najm specifica che non ha nulla contro gli ebrei, e che è il sionismo la causa di tanto odio anti-ebraico ne mondo. Il lancio avverrà a dicembre, quando un altro videogioco americano diverrà pubblico – Fallujah, ambientato nell’Iraq dell’era post Saddam con la guerriglia contro le forze militari americane. Nella confusione tra mondo reale e mondo digitale questo gioco in realtà insegna a uccidere israeliani.