Luogo:
Milano
Fonte:
Segnalazione CE, la Repubblica edizione di Milano
Antisemitismo in farmacia, le scuse alla cliente e al rabbino
«Che sono dei ladri assassini che hanno occupato e rubato le terre ai palestinesi e altri scontati quanto stucchevoli stereotipi». È la denuncia di una donna, cliente della farmacia, pubblicato in un post su Facebook due giorni fa, e che poi ha deciso di rimuovere dopo le scuse del responsabile della farmacia. «Ho iniziato a chiacchierare con la farmacista di un farmaco che era esposto proprio sul banco – aveva scritto la signora — ero incuriosita dal nome e ho chiesto se la casa di produzione fosse israeliana». Da questa semplice domanda è iniziato il profluvio di commenti antisemiti. «La farmacista non si è fermata neppure dopo che le ho detto che ero ebrea e che stava diventando offensiva — continua la donna — . Ho anche aggiunto che in quel momento avrei preferito essere vaccinata in Israele piuttosto che trovarmi in farmacia ad ascoltare le sue parole dietro a un vetro con mascherine. Lei mi ha detto che preferisce essere italiana morta e con tutti i difetti del mondo piuttosto che israeliana o ebrea». Il post ha fatto moltissime condivisione su Facebook. «Ma ho deciso di cancellarlo — dice la signora — L’ho fatto di pancia.. non c’è reato, ma forse margine per un esposto all’ordine dei farmacisti. Ma il caso si è riassorbito, ho avuto anche le scuse del direttore e quindi ho deciso che va bene così». Da parte sua, il responsabile della farmacia, non nega l’episodio. «La vicenda si è già risolta — ha detto ieri sera —. È stato uno spiacevole equivoco, la nostra dipendente e la signora non si sono capite, io ero presente. Tutto è nato da una frase sullo stato ebraico». Per l’ex presidente della comunità ebraica, anche se ci sono state le scuse, «si tratta di una storia scandalosa. Andrò dal proprietario della farmacia — assicura — . Sono reazioni ignobili, si tratta di un’aggressione. Anche se la ragazza ha deciso di minimizzare, io non minimizzo. A distanza di meno di un secolo dalla Shoah, io combatto contro questi episodi di antisemitismo e di razzismo. Come ebreo italiano sono cose inaccettabili».
Di Sandro De Riccardis