Fonte:
La Repubblica edizione di Roma
Post antisemiti indagato candidato di Fn
Tra le persone segnalate D’Adamo, pizzaiolo di Fondi
L’accusa: “ I suoi social sono un inno al nazismo”
Fascisti che pubblicavano post anche con contenuti nazisti, xenofobi e soprattutto antisemiti. Questo l’identikit dei due pontini sorpresi dalla Digos di Latina e dalla polizia postale a diffondere messaggi di odio tramite i social network e denunciati con l’accusa di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Le indagini sono state avviate dopo l’allarme lanciato a fine agosto dall’Anpi per un candidato alle elezioni comunali a Fondi. Christian D’Adamo, pizzaiolo di 32 anni, vicino a Forza Nuova, che aspirava a un posto in consiglio comunale con una lista civica a sostegno del candidato sindaco di Fratelli d’Italia, nella sua biografia social si definiva naziskin, negazionista, omofobo, xenofobo, antidemocratico, anticostituzionale, anticomunista e antisemita. Particolarmente attivo sui social network, aveva postato numerose Immagini che lo ritraevano mentre faceva il saluto romano e anche un meme in cui veniva rappresentato un forno da cucina aperto con dentro alcune banconote e la scritta «trappola per ebrei». Il candidato sindaco Giulio Mastrobattista, poi sconfitto alle elezioni, prese subito le distanze da D’Adamo e quest’ultimo, vicino agli ultrà di estrema destra della Lazio, ha raccolto appena tre voti. Alla luce anche delle numerose segnalazioni giunte alla Postale tramite il commissariato di polizia online, il 32enne è stato però ora perquisito, gli sono stati sequestrati il computer, un telefonino, dei libri e un busto del duce, ed è stato denunciato. Larga parte dei messaggi inquietanti li diffondeva tramite il social russo Vk.Com. Lo stesso strumento utilizzando da un secondo denunciato, un 57enne di Latina, da sempre simpatizzante per i movimenti di estrema destra e in particolare per Avanguardia Nazionale, che aveva pubblicato numerosi post ed immagini dai quali emergeva, specifica la Polizia, «un esplicito orientamento ideologico nazista, antisemita e xenofobo». E a quest’ultimo sono stati sequestrati anche due portatessere e placche riportanti la scritta Polizia di Stato. Più volte bloccato da Facebook per i suoi post che inneggiavano al fascismo, il 57enne su Vk.Com ha scritto riferendosi a Fb: «Sti giudei demm…». Ancora: «Ma da un social giudeo che cazzo se potevamo aspettà».
Clemente Pistilli