21 Maggio 2020

Milena Santerini, Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, analizza il neo-antisemitismo

Fonte:

www.vitaepensiero.it

Autore:

Milena Santerini

 I mille volti del neo-antisemitismo

Nella costellazione dei crescenti fenomeni di ostilità e aggressività verso “gli altri” l’antisemitismo rappresenta un fenomeno particolare. Si tratta infatti di un odio antico, espresso verso gli ebrei in quanto tali (anzi, come osservava già Jean-Paul Sartre, anche in assenza degli ebrei) ma che assume oggi dimensioni e caratteri nuovi in base al contesto sociale, culturale e politico in cui viviamo. Soprattutto nel periodo intorno al 27 gennaio, giorno della memoria, si intensificano atti di antisemitismo come la raffigurazione di stelle di David o svastiche sulle porte delle case di deportati e partigiani, scritte offensive e antisemite davanti alle scuole e così via. Ci si chiede se questi atti non rappresentino un ulteriore passaggio di un processo che viene descritto nella cosiddetta Piramide dell’odio della Anti Defamation League: dalla base di un linguaggio razzista o antisemita sempre più banalizzato si passa ai gesti saltuari che divengono man mano più frequenti. Come sappiamo, al vertice può esserci la violenza organizzata, fino ad arrivare ai veri e propri genocidi. L’antisemitismo presenta da sempre un andamento ciclico, che procede a ondate e viene innescato da eventi sociali e politici, ma ci si chiede se non siamo di fronte, negli anni Venti del secondo millennio, a un salto di qualità.

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