Luogo:
Auditorium università IULM, via Carlo Bo 7, Milano
“Dal Binario 21 ad Auschwitz” il linguaggio dell’odio: incontro con Liliana Segre”
La sopravvissuta ai campi di sterminio nazista racconta ai giornalisti lombardi il dramma delle leggi razziste antisemite, la persecuzione nazi-fascista e la Shoah.
Sono anni in cui una deriva di discriminazione torna ad essere piuttosto evidente: spesso i social, l’anonimato, il fatto che non ci siano conseguenze per chi esprime concetti che offendono popoli, singoli individui e buon senso sono complici di questa deriva. Abbiamo deciso di ripartire da un episodio relativamente lontano nel tempo: la persecuzione nei confronti degli Ebrei. Una ferita ancora aperta che stenta a rimarginarsi. Liliana Segre ci ricorderà che cosa accadde quando fu costretta a lasciare la scuola, che cosa rappresentò quel viaggio sul carro merci con destinazione i campi di concentramento e di sterminio, ci descriverà l’orrore di quei luoghi. Perché le sue parole possano fungere da monito contro le discriminazioni di qualsiasi tipo perpetrate sul piano mediatico – anche solo non conoscendo la Storia – in violazione dei più elementari principi della deontologia giornalistica, formalizzati dapprima nelle più importanti carte deontologiche e, a partire dal 2016, nel testo unico dei doveri del giornalista. I relatori avranno il compito di mettere a fuoco le più gravi storture mediatiche delle quali si sono resi colpevoli alcuni giornalisti che hanno raccontato con superficialità e approssimazione episodi del recente passato, ma anche di quello più datato.
IN ALLEGATO DOCUMENTO DELL’OSSERVATORIO ANTISEMITISMO PER PARTECIPANTI AL SEMINARIO