19 Giugno 2019

Bucarest, riunione internazionale degli inviati speciali e dei coordinatori sulla lotta contro l’antisemitismo

Fonte:

Moked.it

Bucarest, lotta all’antisemitismo una priorità per l’Europa

Migliorare il dialogo e la cooperazione intergovernativa per garantire la sicurezza delle comunità ebraiche; promuovere l’approvazione della definizione operativa dell’antisemitismo; finanziare la ricerca, l’istruzione e la memoria della Shoah e migliorare la registrazione e la raccolta di dati sui crimini motivati dall’odio. Sono i quattro punti cardinali attorno a cui ruotano le sfide dei paesi europei di fronte alla crescente minaccia dell’antisemitismo. A mettere in evidenza questi elementi, la prima riunione internazionale degli inviati speciali e dei coordinatori sulla lotta contro l’antisemitismo, organizzata a Bucarest dalla Presidenza rumena del Consiglio dell’Unione europea in collaborazione con il World Jewish Congress, il governo rumeno e la Federazione delle comunità ebraiche della Romania. L’incontro (18 giugno) ha riunito rappresentati di più di 50 comunità ebraiche da tutto il mondo con più di 30 rappresentanti governativi incaricati specificamente di combattere l’antisemitismo. Obiettivo del summit, identificare le questioni chiave e le migliori pratiche per contrastare il veleno antisemita. “Prospettiva di una strategia futura per prevenire e combattere l’antisemitismo, il razzismo, la xenofobia, la radicalizzazione e i discorsi d’odio”, il titolo della conferenza, che ha visto la partecipazione del Primo ministro rumeno Viorica Dăncilă. “Durante la nostra presidenza, il governo rumeno si è posto come obiettivo essenziale la promozione di una lotta efficace contro il razzismo, l’intolleranza, la xenofobia, il populismo, l’antisemitismo e il discorso scoraggiante dell’odio”, ha affermato il capo del governo di Bucarest, sottolineando l’importanza di dialogare con le minoranze e in particolare con la realtà ebraica locale.

In chiusura di conferenza, il vicepresidente esecutivo del World Jewish Congress Robert Singer ha parlato di evento storico per la partecipazione in contemporanea di inviati special per l’antisemitismo, organizzazioni internazionale ed enti ebraici di tutto il mondo. “Il significato di una tale conferenza non può essere sottovalutato. Ora ci siamo incontrati e ci siamo conosciuti. Ci siamo resi conto che condividiamo gli stessi valori e gli stessi impegni. Sappiamo che i vostri governi sono interessati a queste sfide. – ha dichiarato Singer – Ricordiamoci sempre, è meno importante chi è contro di te. L’importante è chi sta con te. Voi, gli inviati speciali per la lotta all’antisemitismo e la Presidenza rumena dell’Unione europea sotto la guida del Primo Ministro Viorica Dancila, avete dimostrato di essere al nostro fianco, il popolo ebraico”.

In un documento finale redatto dalla presidenza rumena, si sottolineano i quattro punti citati come obiettivi principe dell’impegno di Bucarest per questo mandato alla guida del Consiglio Ue. “Le autorità pubbliche (centrali e locali) hanno la responsabilità di garantire la sicurezza dei membri delle comunità e delle istituzioni ebraiche e di sostenere e proteggere le vittime di crimini antisemiti e di odio. Ciò implica comprendere il livello di minaccia cui sono esposti i membri delle comunità ebraiche e migliorare il dialogo e la cooperazione tra loro e le autorità competenti in materia di sicurezza, applicazione della legge e polizia”, si legge nel documento finale, che invita tutti i paesi che ancora non l’hanno fatto, ad adottare la definizione operativa dell’Ihra. Si parla poi di finanziare la ricerca sulla Shoah, l’istruzione e la Memoria, definendolo un modo efficace per combattere negazionismi oltre che per “proteggere la libertà accademica da indebite interferenze”. “Dovrebbe essere ugualmente incoraggiata l’adozione di codici di condotta volti a scoraggiare la discriminazione e i comportamenti antisemiti all’interno dei campus universitari”. Altro elemento, la registrazione e la raccolta di dati sui crimini motivati dall’odio: “dovrebbe essere migliorata, – spiega il documento – anche per quanto riguarda la lotta contro l’antisemitismo, attraverso programmi specializzati di formazione continua per le autorità di polizia e giudiziarie, oltre a fornire sostegno alle organizzazioni della società civile che sono coinvolte nella raccolta di dati sui crimini motivati dall’odio”.