Fonte:
Moked.it, Kantor Center
Il report del Centro Kantor
Violenza antisemita in aumento
una minaccia per la democrazia
Fa riflettere il report sull’antisemitismo pubblicato in queste ore dal Centro Kantor dell’Università di Tel Aviv: mai come nel 2018 sono stati registrati così tante vittime di attacchi di stampo antisemita. “Se devo riassumere in una frase la situazione dell’antisemitismo nel 2018 e all’inizio del 2019, direi che è il crescente senso di emergenza tra gli ebrei in molti paesi del mondo – ha sottolineato Moshe Kantor, presidente del Congresso ebraico europeo, promotore della ricerca – L’antisemitismo è recentemente progredito fino a mettere in discussione la stessa continuazione della vita ebraica in molte parti del mondo. Come abbiamo visto con la seconda sparatoria di massa di una sinagoga negli Stati Uniti, molte parti del mondo che prima erano considerate sicure non lo sono più”.
Conclusosi tragicamente con la strage di undici persone riunite in preghiera di shabbat alla sinagoga Tree of Life di Pittsburgh il 27 ottobre, il 2018 ha registrato un aumento del 13% di episodi di violenza antisemita rispetto all’anno precedente, scrivono i ricercatori dell’Università di Tel Aviv.
Gli episodi di violenza citati nella relazione comprendono atti di vandalismo, minacce, incendi dolosi e aggressioni con armi. Nel 2018 almeno 138 persone sono state attaccate in tutto il mondo con movente antisemita. Sono stati segnalati 104 casi di danni alla proprietà privata.
“È ormai chiaro che l’antisemitismo non è più limitato al triangolo estrema sinistra, estrema destra e islamismo radicale ma è diventato mainstream e spesso accettato dalla società civile”, la denuncia di Kantor. “Come abbiamo visto di recente con il cartone animato vergognoso del New York Times, l’antisemitismo è entrato gradualmente nel discorso pubblico. Minacce, molestie e insulti sono diventati più violenti, incitando a una violenza fisica ancora maggiore contro gli ebrei. Sembra che quasi tutti i tabù relativi agli ebrei, all’ebraismo e alla vita ebraica siano stati infranti”.
Secondo il rapporto, la situazione più difficile si registra nei paesi dell’Europa occidentale, in particolare in Germania, dove si è registrato un aumento del 70 per cento di incidenti violenti e antisemiti. Anche se, come detto, il paese con il maggior numero di incidenti antisemiti definiti gravi sono gli Stati Uniti, che conta la popolazione ebraica più numerosa fuori da Israele (circa 5milioni e 700mila persone).
In Gran Bretagna, l’ascesa del leader del partito laburista Jeremy Corbyn ha contribuito a creare un crescente senso di preoccupazione nella comunità ebraica d’oltremanica. Corbyn non solo ha espresso posizioni controverse ma, la denuncia più consistente, ha permesso che il pregiudizio anti-ebraico si diffondesse nel partito senza contrastarlo. Una passività che è stata tra i motivi di una dolorosa scissione, con membri storici che si sono visti costretti ad abbandonare il Labour.
In Francia, il ministero dell’interno ha registrato 541 atti contro gli ebrei nel 2018 – un aumento del 74% rispetto all’anno precedente – secondo il rapporto. Ottantuno ha subito violenze fisiche. In Germania, c’è stato un aumento del 70% dell’antisemitismo violento.
L’Italia fortunatamente – come ricordato anche dal lavoro dell’Osservatorio antisemitismo del Cdec – è ancora al riparo da atti violenti. Ma, sottolinea il Rapporto Kantor, sono comunque stati “documentati 197 episodi di antisemitismo, con un aumento del 60% rispetto al 2017, la grande maggioranza dei quali si sono verificati su piattaforme digitali (compresi gli attacchi a personalità ebraiche di spicco). Il contenuto antisemita, che è stato utilizzato anche per rappresentare lo Stato di Israele, include teorie di cospirazione, negazione e distorsione dell’Olocausto, e una rinascita degli stereotipi tradizionali anti-ebraici. Il numero di attivisti online che diffondono contenuti antisemiti è in aumento”.
Questa situazione, conclude Kantor, “rappresenta un chiaro pericolo non solo per gli ebrei, ma per la società nel suo complesso. L’antisemitismo è il denominatore comune che unisce gli estremisti nello spettro politico, come parte della loro politica di intolleranza che ci mette tutti in pericolo. Con l’aumento della fragilità del centro politico, questi movimenti e gruppi estremisti cercano di conquistare il potere politico attaccando le fondamenta delle società democratiche”.