Fonte:
Segnalazione
«la politica di MsB, boicotta qualsiasi artista israeliano o sionista per via dell’atteggiamento su Gaza e sui territori occupati»
L’agente di un musicista israeliano residente in Italia da circa 20 anni, contatta il direttore artistico di un festival per accertarsi che la proposta di partecipazione del suo assistito, inviata precedentemente per posta elettronica, fosse stata ricevuta, questa la risposta del direttore artistico del festival:«Buon giorno. Il festival ha chiuso il programma. Ma le devo dire che la politica di MsB, boicotta qualsiasi artista israeliano o sionista per via dell’atteggiamento su Gaza e sui territori occupati. Mi dispiace ma qualcosa si dovrà pur fare per denunciare questa lesione continua dei diritti umani di Israele. Le preciso comunque che nulla ha a che fare con la religione». Sul profilo Facebook del festival MsB sono comparsi molti post di critica per la scelta di BDS del direttore artistico, ma anche tanti commenti intrisi di antisemitismo, come quello che segue:«Come musicista dilettante ma soprattutto come arabo e musulmano esprimo la piena solidarietà al Maestro EF che ha voluto dimostrare il suo coraggio a opporsi alla prepotenza di una potente lobby che ha privato un popolo della sua terra che lo ha rinchiuso in campi di profughi. Quello che l’entità sionista sta facendo è un crimine contro l’umanità e dobbiamo dirlo chiaro e forte. Apprezzo il coraggio del Maestro F che in un clima di asservimento alla lobby ebraica ha voluto nel suo piccolo dare comunque un segnale rifiutando l’accesso al festival agli artisti legati a quel regime di apartheid peggiore del sud Africa! Grazie, il mondo intero sarà un posto migliore.»