31 Gennaio 2019

Consigliere leghista di Pisa dichiara che il Mein Kampf di Hitler è il suo libro preferito

Fonte:

Corriere Fiorentino

Autore:

Giorgio Bernardini, Paolo Ceccarelli

«Mein Kampf? Da leggere a scuola» Il consigliere leghista scivola ancora

Pisa, Laurora di nuovo nella bufera dopo il caso del minuto di silenzio per la Shoah

PISA «Ma lei lo ha letto il Mein Kampf? E un libro interessante. Folle, certo. Peccato che la scuola li nasconda un po’, testi così». Mica si scompone Manuel Laurora, consigliere comunale della Lega a Pisa e leader del locale comitato anti moschea. E finito nella bufera per non essersi alzato, unico in tutto il Consiglio comunale, durante il minuto di silenzio in ricordo delle vittime della Shoah. Poi — dopo le proteste delle opposizioni e l’ira del sindaco leghista Michele Conti — ha chiesto scusa. Ma il giorno dopo, rieccolo. Sul suo profilo Facebook — ad accorgersene è l’ex assessore alla Cultura Dario Danti — Laurora indica come libro preferito Mein Kampf di Adolf Hitler.

Laurora, ma allora lei è recidivo.

«Ma recidivo rispetto a cosa? ll Mein Kampf è interessante. Certo è folle ed è opera di un dittatore, che ha fatto la fine di tutti i dittatori. Lei che fa il giornalista, lo ha letto?».

No, confesso di no.

«Ecco lo legga. La scuola questi testi li nasconde un po’, invece insegnano tante cose».

Lei su Facebook lo cita come suo libro preferito.

«Ma se va nell’altro mio profilo ci sono altri libri, anche romanzi. Poi se a sinistra vogliono fare polemica su una cosa così, facciano pure… Ma pensino piuttosto all’Anpi di Rovigo che definisce “invenzioni” le foibe».

Scusi la franchezza: non è che c’è la par condicio delle carrate storiche.

«Ma lì si sta parlando di dichiarazioni, il mio invece è un errore per così dire tecnico».

Un errore tecnico. Tecnico.

«Non avevo capito cosa stava dicendo il presidente del Consiglio comunale, e son rimasto seduto».

Ma vedendo tutti i suoi colleghi in piedi, non le è venuto almeno il dubbio che avrebbe dovuto farlo anche lei?

«Eeeeh, ha ragione. Ma in quel momento il mio pensiero è stato: non sarebbe bello alzarsi dopo tutti gli altri. Poi ho chiesto scusa e sono stato in piedi ben 4 minuti».

Si dimetterà dal Consiglio?

«Lascerò il gruppo della Lega per evitare che il mio errore pesi sulla mia parte politica». (In realtà è stato il Carroccio a pretendere il passo indietro: «Gli abbiamo chiesto di passare al gruppo misto», dice il capogruppo Alessandro Bargagna).

Però resterà In Consiglio.

«Io in questi anni ho portato avanti una battaglia per il referendum sulla moschea che ha portato consensi alla Lega e al sindaco».

Laurora, chiariamo una volta per tutte: lei che ne pensa del fascismo?

«Bisogna capire se si parla del fascismo ideale, del fascismo applicato alla dittatura o del fascismo delle opere…».

Delle opere? In che senso?

«Durante il fascismo sono state fatte le pensioni, ad esempio. Alcune cose sono state fatte bene. E questo lo dicono anche persone di sinistra. Anche gli anziani del mio paese».

Quindi tutto ok.

«Il fascismo è stata una dittatura, si sta meglio in democrazia. Però sa il fatto qual è? Che ora è diventato il loro cartello…».

Ma cosa? Ma Il cartello di chi?

 «Del Pd e della sinistra. Dicono che io sono contro la Shoah. Ciccio Auletta (consigliere del gruppo di sinistra di Città in Comune, ndr) mi dà di islamofobo. Io potrei dirgli di islamofilo…»

E invece che fa ?

«Gli ho dato del cittadinofobo».